Economia e Lavoro
17 Ottobre 2018
Fiorini: “Problemi per le aziende e rischi ambientali”

La denuncia di Cna: “Ritardi nello smaltimento degli pneumatici usati”

Devid Fiorini
di Redazione | 2 min

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Devid Fiorini

Devid Fiorini

“Il ritiro degli pneumatici usati è in continuo ritardo, e questo crea problemi alle aziende (gommisti e autoriparatori) e rischi ambientali. È necessario intervenire subito”. È molto chiara la denuncia di Devid Fiorini, titolare di un’officina di autoriparazioni e presidente provinciale di Cna Servizi alla Comunità. Nei piazzali delle officine di autoriparatori e gommisti di tutta la provincia si accumulano le gomme usate smontate dalle auto dei clienti: infatti i consorzi che dovrebbero occuparsi del ritiro e dello smaltimento degli pneumatici purtroppo non arrivano con la regolarità necessaria.

“Per le nostre aziende sono problemi grossi – spiega Fiorini – Prima di tutto, lo stoccaggio: se gli pneumatici non vengono ritirati, le regole per stoccarli sono ferree e comportano grandi spazi e investimenti importanti, che non tutte le aziende sono in grado di sostenere. Poi ci sono i problemi ambientali: i cumuli di gomme sono esposti agli agenti atmosferici, alla pioggia, al ristagno di acqua, al proliferare delle zanzare, con i rischi che si possono immaginare”.

Il ritiro e smaltimento degli pneumatici usati è compito di Consorzi tra produttori e importatori: si tratta di enti privati, istituiti con Decreto 82/2011 del Ministero dell’Ambiente. Questi consorzi si finanziano con il cosiddetto contributo Pfu (Pneumatici Fuori Uso), che tutti devono pagare quando acquistano gomme nuove per la propria automobile. E’ importante che il pagamento avvenga davvero, anche quando, per esempio, acquistiamo le gomme per l’auto tramite internet. Purtroppo, negli ultimi mesi dell’anno accade spesso che il meccanismo di ritiro delle gomme si inceppi: ritiri e smaltimenti avvengono con forti ritardi e gli pneumatici usati cominciano ad accumularsi.

“Probabilmente il sistema va rivisto – conclude Fiorini – Nel frattempo, è urgente che i Consorzi recuperino i ritardi accumulati. Per il bene dell’ambiente e delle aziende che operano in questo settore”.

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