Ostellato
12 Luglio 2018
Ennesimo appello dei sindaci Marchi e Fabbri sullo stato della Ferrara Mare: "Deve essere una battaglia di tutti". Pronta una lettera al Prefetto

La Superstrada azzoppata ‘stressa’ mezza provincia

di Redazione | 3 min

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San Giovanni di Ostellato. Hanno scelto, non a caso, la popolosa frazione ostellatese i sindaci Andrea Marchi e Marco Fabbri per lanciare il “grido d’allarme” per le preoccupanti e disagevoli condizioni della Superstrada Ferrara Mare. L’ennesimo appello, se si considerano anni e anni di battaglie e solleciti indirizzati ad Anas e ai rappresentanti ministeriali.

Il problema – tra voragini nell’asfalto, restringimenti di corsia, deviazioni sulle già ‘segnate’ strade provinciali e lungo centri abitati come quello di San Giovanni – sta mettendo effettivamente a dura prova i nervi degli amministratori locali, e amplifica i suoi effetti in un periodo di alta stagione balneare (probabilmente anche scongiurando più di qualcuno a raggiungere la costa).

“Cittadini, turisti, lavoratori, è un problema che riguarda tutti – spiega con forza Marchi -, un intero territorio per il quale questa arteria è fondamentale, come per l’area industriale Sipro poco distante da qui. Una insostenibile viabilità congestionata, in particolar modo nel weekend, ci ha convinto a riportare l’attenzione su questa emergenza, come ormai facciamo da anni”.

“Ancora una volta ci tocca tornare a chiedere aiuto, anche per una questione di dignità del territorio: da troppo tempo assistiamo a semplici interventi di rattoppi che sono ben lontani dall’affrontare in maniera strutturale e concreta una vera e propria emergenza”.

Vecchia storia anche l’interlocuzione con Anas, i cui dirigenti “hanno più volte assicurato fondi che garantiranno interventi strutturali. Per una serie di ragioni – dice Marchi – siamo ancora qua ad attenderli”. Piove sul bagnato poi da quando una enorme voragine ha costretto a nuove interruzioni e deviazioni: “Un imprevisto può capitare, ma in questi casi servono interventi di ripristino certi e veloci”.

“La cosa più disarmante – interviene il comacchiese Fabbri – è non avere tempi certi né misure compensative efficaci. Nonostante le rassicurazioni ricevute lo scorso inverno, ad oggi gli impegni di Anas sono disattesi: i cantieri sono fermi, la statale Romea, la superstrada stessa e le strade provinciali sono appesantite da lunghe code, e da chiusure di massa che non hanno precedenti nelle passate stagioni turistiche. Per questo abbiamo deciso di scrivere al Prefetto di Ferrara e di chiedere a sindaci, associazioni di categoria e sindacati una alleanza larga, perché questa deve essere una battaglia di tutti. Da parte nostra esprimiamo tutta la solidarietà del caso a chi vive più da vicino questo disagio, dai residenti di località di passaggio come San Giovanni (che segnalano già danni alle loro abitazioni da mezzi pesanti), agli autotrasportatori, a chi ha bisogno di raggiungere l’ospedale di Cona per ragioni di cura”.

Va da sé che la questione è soprattutto politica. Fabbri e Marchi lo riconoscono e indirizzano senza mezzi termini le responsabilità aldilà di Provincia e Regione. “Aldilà della Regione, sempre presente su questo problema – dice infatti Fabbri -, tutto il resto è ‘silenzio assordante’, dai nuovi parlamentari per esempio”. Marchi ricorda e ringrazia “il consigliere Calvano, che sta sollevando la questione in Regione, con l’assessore ai trasporti Donini che è ovviamente dalla nostra e ci assicura il massimo appoggio”. Portando indietro i ricordi poi, il sindaco ricorda il tentativo invano di portare la questione all’attenzione del ministero: “Nel 2011, a Roma incontrammo il viceministro dell’allora governo Monti, ma siamo ancora qui a parlarne”.

In tempi di governo gialloverde, Marchi e Fabbri frenano sul nascere strumentalizzazioni politiche di ogni sorta: ‘L’annoso problema, disatteso dai vari governi che si sono avvicendati, dimostra che non è una questione di colori. Non stiamo conducendo una battaglia contro qualcuno –  ribadiscono – ma un auspicio ad una maggiore collaborazione”.

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