Attualità
23 Giugno 2018
Successo per l’evento in piazza municipio che promuove l’istruzione per gli adulti, “italiani e stranieri”

Cpia in festa. “La presenza di stranieri non è solo in Gad”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Scandalo donazioni. “Fabbri ha preso una decisione. Ha deciso di non fare la differenza”

“Quei 50mila euro non avrebbero risolto la situazione, ma a volte anche una goccia in mezzo al mare può fare la differenza”. Michela Venturi, l’infermiera simbolo della lotta al Covid e candidata nella lista di Anselmo, non usa mezzi termini per condannare lo scandalo delle donazioni all’ospedale (mai arrivate) su conti correnti attivati da Alan Fabbri

Parte il completamento della Cittadella San Rocco all’ex S. Anna

Entra nel vivo una nuova fase della riqualificazione complessiva la Casa della Comunità Cittadella S. Rocco, interessata già da mesi da molteplici interventi. “Verso la nuova Casa della Comunità” questo il claim ideato dall’azienda Sanitaria per identificare il processo di trasformazione innescato nel nucleo storico dell’ex Arcispedale S. Anna di Ferrara

di Cecilia Gallotta

“Attraverso il fare insieme si comprende anche la cultura e la lingua”. Un metodo che si è soliti applicare ai più piccoli, ma che il Centro Provinciale di Istruzione degli Adulti (Cpia) ha dimostrato essere valido per tutte le età, dipingendo Piazza Municipale di colori, arti e talenti da tutto il mondo.

“Il concetto di scuola nell’immaginario comune è quello che precede i 18 anni”, constata Fabio Muzi, direttore del centro che da tre anni mira a dare una possibilità concreta a chiunque non abbia potuto intraprendere un percorso di studi in età scolare: “Un percorso aperto a italiani e stranieri, che riconosce non solo le esperienze didattiche, ma favorisce le attitudini del singolo, cercando poi attraverso queste di creare un ponte con la città”.

Un obiettivo raggiunto, a giudicare dal corposo capannello di persone riunitosi già dall’inizio dell’evento ‘Cpia in festa’, fra musiche, danze e letture, incuriosito dalla mostra fotografica esposta a fianco del palco: “Si chiama ‘Ad/dress-all’abito all’abitare’ – spiegano Muzi e la fotografa Ippolita Franciosi – e l’obiettivo era quello di accostare alle fotografie di vestiti usati in culture differenti, uno scorcio di Ferrara che ne richiamasse la trama”. Sorrisi sdrammatizzati alla vista del burqua bianco affiancato alla nascosta facciata del Duomo, e apprezzamenti per l’affresco sotto il volto del Municipio, “che molti ferraresi non sanno neanche dove si trova”, a richiamo della trama di costumi tipici ucraini.

“Mi è sempre piaciuto fotografare – racconta Amadou, in Italia da due anni – ma nel mio paese non avevo gli strumenti adatti, mentre qui ho potuto iniziare a usare la macchina professionale. In questa mostra si uniscono le culture, e quello che da solo può sembrare solo un dettaglio, assieme all’altra fotografia diventa più bello”.

Non è mancato il patrocinio dell’amministrazione comunale, che all’evento ha visto i volti di Sapigni e Maisto, entrambi d’accordo sull’“inclusione fatta attraverso l’insegnamento”: “Siamo qui per mostrare una presenza di stranieri diversa da quella del Gad, che comunque va risolta” afferma Muzi, e “a fronte di polemiche sterili e astratte – aggiunge Maisto, qui c’è la vita vera, la realtà multietnica che costituisce già il 10% della nostra popolazione, il cui rispetto delle leggi passa prima di tutto attraverso l’istruzione”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com