Ostellato
17 Giugno 2018
Bonaccini: "Garantire un lavoro a chi ha voglia di lavorare, un’impresa a chi ha voglia di mettersi in gioco, in due parole dignità e prospettive”

I vent’anni della Zf Trw, simbolo dell’Emilia che cresce

di Redazione | 4 min

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Ostellato. Grande festa a San Giovanni di Ostellato per i primi vent’anni di Zf- Trw, realtà industriale del settore automotive che ha caratterizzato la storia recente del territorio e che per l’occasione evidenzia il grande impatto sociale sulla comunità. Ne sono convinti i vertici aziendali, come gli amministratori locali, che si appuntano al petto il merito di aver sostenuto al tempo stesso la crescita di un’impresa e lo sviluppo di un territorio, un risultato non scontato se quel territorio “era fino 70 anni tra i più poveri dell’Italia intera”.

Guarda al passato e soprattutto al futuro il governatore regionale Stefano Bonaccini, ospite ad Ostellato, che di fronte ai dipendenti e alle loro famiglie, presenti per lo speciale anniversario, ricorda “la lungimiranza degli amministratori e delle forze sociali che sul finire degli anni Novanta decisero di investire qui. Grazie alla fatica e al sudore di donne e uomini di questo territorio, la stessa di tutti gli emiliano romagnoli, è stato possibile l’insediamento di una realtà preziosa”.

Quello che ha contato e che conterà secondo Bonaccini, al di là dei numeri “che non sono né di destra né di sinistra, saranno le scelte future: solo se non sbaglieremo insieme le decisioni dei prossimi anni si potrà innescare un processo che garantirà sviluppo per il territorio”. Per scongiurare decisioni ‘sbagliate’, il presidente ricorda i buoni risultati in termini di occupazione, scesa al 6% in tre anni di suo governo, nonché l’impegno per portarla al 4,5% entro il 2020 attraverso investimenti nell’ordine di 15 milioni che possano “garantire un lavoro a chi ha voglia di lavorare, un’impresa a chi ha voglia di mettersi in gioco, in due parole dignità e prospettive”.

Investimenti che dovranno supportare ricerca e formazione del personale. “Siamo la prima regione per crescita, da 4 anni consecutivi, e nel 2017 anche prima regione per export pro capite, con un dato di 58 miliardi di euro. Di fronte a tutto questo le istituzioni devono destinare più risorse al settore industriale. Con la legge sull’attrattività abbiamo convinto importanti realtà ad investire qui, ponendo la condizione di un lavoro che sia stabile, perché siamo determinati a combattere il cancro del precariato. Vogliamo rafforzare la rete di politecnici per formare i giovani su specializzazioni spendibili sul territorio”.

Sempre Boccaccini anticipa l’intenzione di spingere sull’autonomia, un pallino che ora trova nel ministro leghista Erika Stefani un interlocutore adatto. “La incontrerò per capire se c’è la volontà di passare dalle chiacchiere della campagna elettorale ai fatti: pretendo, dato che le competenze sono già scritte e restano da definire i costi standard, l’autonomia della mia regione entro l’anno. Ci è dovuta, vogliamo poter trattenere specifiche risorse per gestirle direttamente e credo presuntuosamente che saremo in grado di farlo bene e meglio”.

Prima di lui, il sindaco Andrea Marchi aveva sottolineato l’importanza di una festa di comunità, e il rapporto virtuoso e quotidiano tra amministrazioni e azienda. “Abbiamo condiviso battaglie e obiettivi comuni, lavorato insieme per dare risposte rapide ed efficaci e spero che questa storia possa continuare a lungo. Quest’area – aggiunge Marchi – ha diritto ad un riconoscimento per i risultati in termine di occupazione, produzione e impatto sociale, per il suo ruolo in controtendenza in una zona della regione che non spicca per indicatori economici. La chiave di volta per consolidare tutto questo è il lavoro di squadra: da qui l’idea di costituire un consorzio che unisca le aziende del territorio, non per rivendicare di più ma per lavorare meglio. I temi su cui lavorare non mancano, dal potenziamento dell’asse viario all’innovazione tecnologica. Chi si ferma è perduto, siamo continuamente chiamati a nuove sfide, a guardare oltre i campanili non temendo scelte vincenti” dice Marchi in tempi maturi per una fusione del suo Comune.

Accanto agli amministratori, i vertici di Zf-Trw – Marten Steffens, direttore delle operazioni europee e Gil Goncalves, direttore generale fresco di nomina – hanno ripercorso invece la storia dal punto di vista aziendale, “una storia resa ancora più magnifica dalla continua crescita dello stabilimento. Questo è stato possibile grazie ai lavoratori – dice Goncalves -, che hanno dimostrato come entusiasmo, accoglienza dei cambiamenti, senso del dovere e duro lavoro alla lunga paghino e possano garantire garanzie, cosa che ahimè oggi non tutti possono fare. Oggi non siamo più solo Trw con i suoi 60 mila dipendenti, ma Zf con 146 mila colleghi: una nuova opportunità per noi”. “Qui fino a vent’anni fa – aggiunge Steffens – c’era solo un campo verde, noi abbiamo fatto da apripista nel 1998 a questa area industriale, determinando le sorti di un territorio attraverso una realtà che ha saputo crescere ed innovarsi negli anni”.

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