Spal
21 Aprile 2018
Il bosniaco ritrova la città e la Spal dopo diciassette anni dall’ultima volta

Dzeko e Ferrara: ritorno alle origini tra ricordi e forti emozioni

di Redazione | 2 min

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Spara fra la folla, panico in centro a Ferrara

Un po' di rumore, tanto timore. Ha seminato il panico fra le persone presenti in zona un giovane che, per motivi ancora da chiarire, ha esploso un colpo di pistola in centro a Ferrara, in via Garibaldi all'angolo con piazza Sacrati. Si trattava di una pistola scacciacani, come si scoprirà successivamente, che non ha colpito nessuno ma che ha comunque terrorizzato numerosi passanti

Edin Dzeko. Foto di Ailura/CC BY SA 3.0/Wikipedia

di Davide Soattin

Se l’ultimo incrocio tra Spal e Roma, sul terreno del Paolo Mazza di Ferrara, risale al 18 agosto 1982, con la vittoria dei giallorossi per 0 a 1, altrettanto non lo si può dire per quello tra i biancazzurri ed il bomber capitolino Edin Dzeko che, come riportato dal sito di notizie sportive gianlucadimarzio.com, si sono incontrati molto più di recente rispetto a quel lontano precedente tra le due formazioni, precisamente diciassette anni fa.

Era il maggio 2001, la Spal “dei grandi” militava in C1 sotto la guida dirigenziale di Donigaglia e della Coopcostruttori e il bosniaco aveva appena compiuto quindici anni quando, in occasione della ventesima edizione del torneo giovanile intitolato al presidentissimo spallino che tutt’oggi viene organizzato dai vertici di via Copparo per le squadre giovanili di tutta la provincia, scese sul prato dello stadio cittadino con la maglia dello Zeljeznicar, una delle realtà calcistiche più rappresentative di una Bosnia appena uscita da un lacerante conflitto civile, per disputare un triangolare che vedeva impegnate anche le selezioni, appartenenti alla categoria allievi, dei biancazzurri e del Milan.

A quel tempo, il numero nove della Magica non aveva ancora affinato le doti da rapace d’area. Preferiva giocare come trequartista offensivo, più vicino alla metà campo che alla porta avversaria, forte di un fisico longilineo tale da guadagnarsi l’appellativo di “kloc”, lampione in italiano, da parte dei compagni di squadra, bambini reduci dall’orrore delle bombe per strada e di famiglie distrutte dalla guerra, che cercavano di dimenticare il proprio passato, divertendosi dando calci ad un pallone.

Il pomeriggio all’ombra del Castello Estense dunque, visto le emozioni ed i ricordi che riserva il passato, non significherà solo una sfida speciale e particolare per le sorti del campionato di Spal e Roma, due compagini che hanno ancora molto da chiedere alla loro stagione, ma sarà anche il ritorno alla propria adolescenza e alle proprie origini di un calciatore che, in quel giorno di maggio di quasi vent’anni fa, forse non credeva di arrivare a vivere tutto questo, vestendo le casacche di Wolfsburg e Manchester City prima e trascinando poi, con Eusebio Di Francesco, quella giallorossa della Roma, fino alle incredibili semifinali di Champions League contro il Liverpool, in programma la prossima settimana.

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