Attualità
15 Aprile 2018
Taglio del nastro per il nuovo centro socio-riabilitativo in via dei Tigli. Oltre 2 milioni di euro di investimento

Disabilità e accoglienza, ‘Il Calicanto’ apre i battenti

di Redazione | 2 min

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di Cecilia Gallotta

Mille metri quadri, venti posti letto, giardino terapeutico e stanza multisensoriale. Ha ufficialmente aperto i battenti ‘Il Calicanto’, il centro socio-riabilitativo realizzato ex novo dalla cooperativa Cidas per 2 milioni e mezzo di euro, che circa due anni fa ha posato il primo mattone accanto alla struttura già presente in via dei Tigli, ‘Residence Service’, dedicata agli anziani, allargando così la platea dell’utenza e rivolgendosi anche alle persone di tutte le età che vivono disabilità psico-motorie, cognitive o intellettivo-relazionali.

Oltre al nastro, Cidas ha tagliato anche un traguardo, quello di aver investito sulla totalità delle strutture di accoglienza nel nostro territorio: “non banale, in un periodo storico in cui gli investimenti latitano”, afferma il presidente Daniele Bertarelli, che auspica entro fine anno di riempire la struttura.

Non è un caso che “abbiamo il fondo regionale più alto per quanto riguarda l’accoglienza – riporta il presidente della Regione Stefano Bonaccini – che arriva quasi a mezzo miliardo”. Un settore che genera anche occupazione, completando il concetto di benessere del territorio inteso come qualità della vita, e che per la struttura ferrarese vedrà impegnati un medico, 4 educatori, 2 infermieri, 3 addetti alla pulizia, un fisioterapista e 12 Oss, per i quali è previsto un incremento di organico.

La struttura, oltre ai 20 posti letto, di cui 11 destinati agli ospiti già presenti in Casa XX Settembre, è dotata di una stanza multisensoriale, con effetti visivi, strumenti per la musica, materassi ad acqua, cuscini morbidi e fasci di fibre ottiche atti a incrementare esperienze relazionali positive e ridurre i comportamenti disadattivi. E’ prevista poi la realizzazione di un secondo ‘giardino terapeutico’, già presente dal 2017 nella struttura adiacente.

“Diamo per scontato lo sforzo che migliaia di realtà versano per il servizio alla persona – si aggancia il sindaco Tagliani, dopo i ringraziamenti del presidente Cidas alle rappresentanze di Ausl e Asp – ma dietro c’è un lavoro di interazione incredibile, senza il quale non quadrerebbero i bilanci e non si farebbero investimenti”.

Un’idea di cooperazione sociale quindi, anteposta ad una mera imprenditorialità: la stessa che si ritrova nel nome, ‘Il Calicanto’, “il fiore invernale che diede protezione al pettirosso facendolo sopravvivere all’inverno”, cita dall’antica leggenda il direttore Ausl Claudio Vagnini: “E’ come se la collettività si facesse carico della fragilità e del bisogno della persona”.

Un messaggio quanto più attuale, soprattutto nella nostra ‘era social’, in cui, come afferma il presidente Bonaccini, “non c’è twitt o messaggio che compensi il bisogno di incrociare uno sguardo, o un abbraccio”.

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