Faccio il sovversivo 2.0
15 Aprile 2018

#ciaone Festa della Liberazione

di Faccio | 3 min

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L’ennesima vertenza, l’ennesima lotta, sempre contro il profitto e contro il capitale

Che la classe operaia abbia una crisi esistenziale non lo dico io, è un dato di fatto. Basti pensare che per la vertenza del 2013, quando ancora i social non invadevano le nostre menti come adesso, una sera mi alzai da tavola per andare in una sede di partito a pochi passi da casa, presi la parola e dissi  che la nostra BERCO stava per affondare e che, secondo me, il pericolo di scontri sociali tra di noi era molto vicino

Avete mai provato?

Avete mai provato ad uscire di casa alle 22,00 e fare ritorno alle 6,00 della mattina dopo e non per fare serata, ma per andare al lavoro? Avete mai provato a partire di casa quando sta per cominciare un evento serale che vi interessa? Avete mai provato ad andare...

Noi siamo la Berco

Sono giorni molto intensi quelli che stiamo affrontando in fabbrica, il clima non è per niente buono e non si lavora affatto bene, anche se la speranza che tutto si sistemi è sempre tra di noi: stiamo uniti, non dobbiamo fare l’errore di dividerci, tutti insieme per un unico scopo, cioè salvare l’occupazione e riportare Berco dove era un tempo

Sono antifascista, ho la tessera A.N.P.I sono pentastellato e sono iscritto alla FIOM dal Gennaio del 1994.

“Non rinnego la mia vecchia strada, l’utopia è rimasta la gente è cambiata la risposta ora è più complicata”.

Potrò festeggiare il 25 Aprile e il 1 MaggioPotrò organizzare di nuovo la festa popolare che si tiene alla Tratta di Copparo con concerti, cibo e iniziative per ricordare la resistenza? Potrò di nuovo festeggiare la festa dei lavoratori con operai e impiegati della FIOM- CGIL?

Nel mio cuore sicuramente. La festa del 25 Aprile: “Raccontare il passato per capire il presente”, così l’avevamo chiamata.

Ragioniamo sul presente: dopo il voto del 4 marzo c’è stato un chiaro sintomo di voglia di cambiamento, gli Italiani hanno votato. Hanno votato in questo modo perché cercano risposte concrete dalla politica, il verdetto è questo: vincono m5s e lega.

Possiamo discutere all’infinito ma questo è quanto. Ora, io sono sempre stato di sinistra, ma se la sinistra è quella che c’era prima delle elezioni del 4 Marzo sono ben contento di essere del movimento. Come me milioni di elettori.

Solo in questo modo si può capire il presente, senza retorica e revisionismi strani. Il 25 Aprile é la festa della Liberazione. Liberazione da cosa? diranno alcuni scettici che vogliono mettere in discussione fatti storici consolidati. Liberazione da una dittatura che durava ormai 20 anni. Liberazione dal fatto che le donne non potevano votare. Liberazione dal fascismo, dalle squadre della morte che andavano in giro a picchiare chi non era d’accordo con loro. Liberazione dal non essere liberi di pensare ad un altra vita possibile, liberamente.

Che fatica quest’anno organizzare tale evento, fatica perché è difficile far capire che il m5s non è un partito fascista e che anzi è il contrario; non a caso la maggior parte degli elettori dei cinquestelle sono muratori e operai come me. La festa del 25 Aprile alla tratta è il mio terzo figlio (ne ho due veri, Antonio e Teresa).

Ricordo come è nata, mi è venuta in mente assistendo a quella di Casa Cervi, luogo di nascita dei 7 fratelli Cervi uccisi dai fascisti.

Era il 2009 quando per la prima volta andai a Gattatico di Reggio Emilia, rimasi folgorato dalla giornata trascorsa: BandabardòMoni Ovadia, un’atmosfera straordinaria; ricordo che avevo il bambino piccolo, però a quella gente l’avrei lasciato senza alcun problema, perché era la mia gente.

L’anno successivo per cause di forza maggiori non andai, i miei figli avevano entrambi la varicella, così rimasi a Copparo. Partecipai  a tutta  la mattinata istituzionale, bella e condivisa, ma poi? Come far conoscere ai giovani e alle famiglie la portentosa storia resistente dei partigiani e delle staffette?

La festa della Tratta era tutto questo. Anche se si poteva migliorare. Il 2018 verrà ricordato come l’anno in cui tale manifestazione non si è svolta, l’anno in cui questa bellissima festa popolare è andata a farsi benedire.

Sarò drastico ma qui si vuole ammazzare tutto. Io penso che qualcuno non voglia più vedere il nostro divertimento e allora si inventano che può essere pericolosa per l’ordine pubblico e quant’altro che non ho nemmeno voglia di elencare.

Ma io devo dire qualcosa, con tutto il rispetto questa non era la sagra dello gnocco fritto, non lo siamo mai stati, volevamo portare solamente un po’ di Antifascismo fuori dai canali istituzionali per far capire alle nuove generazioni che il 25 Aprile è stata una giornata di gioia e di speranza.

Niente da fare, vogliono che rimaniamo attaccati ai cellulari o alle tastiere o che andiamo all’iper alla Domenica pomeriggio a sfruttare lo sconto del 20%.

Vi ringrazio ma io non ci sto… per questo ritornerò dove dal punto di vista etico e politico continuano ad organizzarla a muso duro, tornerò dai 7 fratelli Cervi morti ammazzati dai  fascisti, tornerò a casa Cervi, andrò da Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio, Ettore e Papà Alcide, per festeggiare ancora una volta LA FESTA DELLA LIBERAZIONE!!!

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