Spal
28 Febbraio 2018
La storia, il tifo e le tradizioni della curva Bulgarelli e dei supporter felsinei

Verso Spal-Bologna, quasi sold-out i biglietti per i rossoblu

di Redazione | 5 min

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È rovente l’atmosfera che si respira tra Ferrara e Bologna in questi giorni che precedono il derby. Lo dimostrano i primi battibecchi sui social dei supporters di entrambe le squadre, lo conferma l’assalto di ieri pomeriggio dei tifosi bolognesi alle ricevitorie per accaparrarsi il biglietto della sfida tra biancazzurri e rossoblù. Il risultato: settore ospiti, al netto dei 1.400 ticket staccati, e intero impianto ferrarese, visti i totali 2.766 biglietti venduti, sulla via del tutto esaurito, con buona pace di chi sostiene che lo scontro tra estensi e felsinei sia poco sentito.

Per ingannare l’attesa e accompagnarvi nel vostro personale countdown verso la sfida del Mazza di sabato pomeriggio, vi proponiamo la storia, il tifo e le tradizioni della curva Bulgarelli, partendo dai Forever Ultras per arrivare ai giorni nostri tra curiosità e aneddoti di una realtà distante solo pochi chilometri dalle mura estensi.

STORIA. Curva Andrea Costa, Bologna 1974. Dopo un fase embrionale, dalla fusione di gruppi organizzati preesistenti come i Panthers, i Fedelissimi, i Boys, i Commandos e le Brigate, nasce il primo vero e leggendario sodalizio ultras rossoblù: i Forever Ultras dello storico fondatore Roberto “il Bimbo” Melotti, portatore di un’identità precisa all’interno del gruppo che, ogni domenica, veniva rappresentata dal centinaio di ragazzi riuniti dietro allo striscione identificativo presente in curva.

I Forever Ultras, dalla loro nascita fino al 1979, dominano la scena del tifo bolognese, si organizzano autonomamente per le trasferte e acquistano da sé, grazie ad attivissime collette, fumogeni e materiale coreografico per dare spettacolo nelle partite casalinghe e in quelle lontano dal Dall’Ara salvo poi più tardi, complici soprattutto l’andamento della squadra e la presidenza del fortemente contestato Fabbretti, vivere un periodo di declino, ma non di scoramento, che coincise, in quegli anni, con la fondazione di altri due gruppi storici come i Supporters, presenti tutt’oggi in seguito a diversi cambi generazionali, e i Total Chaos, divenuti in seguito Molle Cariche.

Nonostante l’infausta retrocessione in C1 dei felsinei e il sequestro da parte della polizia di striscioni e tamburi nel periodo successivo alla morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli infatti, il gruppo-guida di quella che oggi è chiamata curva Giacomo Bulgarelli, in onore del capitano che vinse lo scudetto con la casacca rossoblù nel 1964, non si scoraggiò e decise di ricominciare da capo. A dimostrazione di ciò, Melotti e compagni esposero nella prima di campionato uno striscione lungo circa trenta metri recitante la scritta “Nemmeno la C1 potrà cancellare settanta anni di leggenda, uniti torneremo grandi”.

Da qui in poi, la ripresa dei Forever Ultras comincia ad avere inizio e nel 1984, tre anni prima del ritorno del Bologna nella massima serie e anno dell’aggiunta da parte dei F.U. del logo con i martelli incrociati simbolo della classe operaia seguito dalla sigla U.R.B.’74 (Ultras Rosso Blu), al loro fianco si assistette alla crescita di un gruppo per così dire elitario e noto all’ambiente nazionale per la loro mentalità radicale e l’abbigliamento tipico dei seguaci del gruppo musicale inglese degli Who: i Mods. Sul finire di quel periodo, l’Andrea Costa si presentava più che mai eterogenea.

Due anni più tardi, alla variegata cornice sociale, si aggiunsero i Freak Boys, portatori di una propria identità sui gradoni seppur condividessero le trasferte, il tifo e molte attività con il sodalizio di Melotti mentre più avanti, dal punto di vista sportivo, il campionato 1990/1991 segnò per la tifoseria bolognese l’occasione di confrontarsi con le notti europee, nei viaggi di Lublino, Edimburgo, Vienna e Lisbona affrontati con spirito battagliero, in seguito alla qualificazione della squadra alla Coppa Uefa. Nonostante ciò, la pur sempre apprezzabile presenza rossoblù non poté impedire il tracollo del Bologna che, alla fine di quel campionato, precipitò nel purgatorio della serie cadetta dove, pur tra mille difficoltà, fu seguito da un numero di persone talmente alto da far invidia ad alcune piazze della Serie A. La stessa Serie A in cui i felsinei sarebbero tornati, tra fallimenti societari, retrocessioni e dolorose scomparse come quella di “Bimbo”, ben sei stagioni più tardi.

Con l’arrivo del nuovo millennio, emblema di campionati deludenti, situazioni societarie poco chiare e diverse difficoltà finanziarie, la curva Bulgarelli vide l’avvento di nuove formazioni ultras destinate a diventare protagoniste sui gradoni del Dall’Ara, tra cui il Narab Group (dal 2000), avente come obbiettivo quello di colorare e di svegliare le tribune, i Vecchia Guardia (dal 2001), formato da alcuni ex Forever Ultras ed ex Mods e identificato da un bulldog in maglia rossoblù con lo stemma della città di Bologna, e i C.T.B-ControTendenza Bologna (dal 2004).

Dall’estate 2014, in seguito alle insoddisfacenti gestioni presidenziali dei precedenti Gazzoni Frascara, Zanetti e Guaraldi, il Bologna è nelle mani del magnate canadese Joey Saputo che, arrivato nel capoluogo emiliano a capo di una cordata condivisa con l’americano Joe Tacopina, è riuscito a riportare serietà ed un entusiasmo palpabile sotto i portici della Dotta.

Ad oggi, i principali gruppi presenti nella curva Andrea Costa-Giacomo Bulgarelli sono i Settore Ostile, composto quasi interamente da diffidati, i Beata Gioventù, dal 2012 presenti nella parte di balaustra occupata dai Mods, i Freak Boys e i Forever Ultras U.R.B.‘74, da quarant’anni sulla cresta dell’onda e, notizia degli ultimi giorni, pronti ad arrivare a Ferrara in massa via treno.

GEMELLAGGI/AMICIZIE. Alcuni gruppi felsinei sono gemellati con la tifoseria del Ravenna, della Nocerina, del Siena, dell’Avellino, del Crotone e del Viareggio. All’estero, con quella del Bochum.

RIVALITA’. Rivalità ed inimicizia si ha nei match contro Spal, Cesena, Juventus, Fiorentina, Milan, Torino, Brescia, Hellas Verona, Napoli, Roma, Modena, Vicenza, Reggiana, Pisa, Venezia, Arezzo, Inter, Ascoli, Perugia, Atalanta, Livorno, Rimini, Frosinone, Lazio, Udinese, Triestina, Sampdoria, Genoa, Cremonese, Parma e Padova. All’estero nelle sfide con il Marsiglia.

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