Norbert Feher, alias Igor il Russo, sarebbe stato parte di un gruppo criminale d’élite che avrebbe fatto entrare in Europa alcuni terroristi legati all’Isis.

È quanto scrive La Repubblica rivelando un’informativa inviata dall’Unidad de drogas y crimen organizado (Udyco) spagnola ai carabinieri di Bologna nelle scorse settimane.

Stando a quanto riporta il quotidiano romano, Igor sarebbe stato membro organico di un gruppo che avrebbe fatto entrare in Spagna alcuni terroristi islamici provenienti dal Nord Africa, per poi aiutarli a raggiungere Francia e Belgio. La ‘prova’ sarebbe in vecchie email e messaggi Facebook in cui emergerebbero diversi scambi con soggetti marocchini localizzati tra Bologna, Milano, Valencia e Malaga. Alcuni di questi, pur non essendoci evidenze di un’affiliazione diretta all’Isis, sarebbero indagati dalla autorità spagnole per il supporto logistico agli ingressi dei terroristi – compresa la fornitura di documenti falsi – e il finanziamento delle attività tramite lo spaccio di hashish. Igor inviava foto di merce rubata nel Ferrarese e chiedeva se potesse interessare. Da un controllo effettuato dai carabinieri di Milano spuntano due automobili: in una c’erano alcuni magrebini contattati via mail, nella seconda Igor e una ragazza di Ferrara. Le indagini portano fino in Spagna, ed è a questo punto che le autorità iberiche segnalano che quegli individui sono sotto indagine per aver fatto da ‘navetta’ e supporto ai terroristi.

Per loro Norber Feher avrebbe fatto da corriere a contratto nel periodo in cui soggiornò in Spagna, tra il 2015 e il 2016. Motivo che potrebbe aiutare a spiegare sia il perché che il come del suo ritorno in terra iberica mentre tutta Italia lo cercava per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri. Ma una volta cercato di riprendere i contatti, sarebbe stato scaricato perché troppo esposto, divenendo una mina vagante anche in Spagna.