(immagine d’archivio)
“Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Questi i motivi della mobilitazione nazionale della Cgil di oggi sabato 2 dicembre, proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato “insufficiente”.
Saranno oltre 500 i ferraresi lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, giovani che partiranno sia in pullman che col treno dalla città e provincia, per confluire nella manifestazione di Roma “Pensioni i conti non tornano”. Le partenze saranno da Cento, Copparo, Ostellato, Comacchio e ovviamente Ferrara.
A Roma, l’appuntamento è per le ore 9 in piazza della Repubblica, da dove partirà il corteo fino a piazza del Popolo. A concludere tutte le iniziative sarà il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che alle ore 12.30 prenderà la parola dal palco della Capitale, in collegamento video con le altre città dove si svolgeranno analoghe manifestazioni (Torino, Bari, Cagliari e Palermo)
Le rivendicazioni per le quali si scenderà in piazza sono bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore libertà di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione. E ancora, favorire l’accesso alla previdenza integrativa e garantire un’effettiva rivalutazione delle pensioni. Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza, il sindacato di corso d’Italia chiede anche di cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l’occupazione, di estendere gli ammortizzatori sociali, di garantire a tutti il diritto alla salute e di rinnovare i contratti pubblici.
Ulteriori informazioni al nostro sito https://www.cgilfe.it/manifestazione-roma-sabato-2-dicembre-pensioni-conti-non-tornano
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