Nel campo M14 della Certosa di Ferrara decine di tombe sono sprofondate. Il dolore di una parente davanti alla trascuratezza dei miseri resti del suo caro defunto in un campo cimiteriale nato nel 2017 ha spinto il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione a scrivere una lettera al presidente dell’azienda Ferrara Tua, Paolo Paramucchi, che si occupa della gestione cimiteriale a Ferrara.
“Considerato che la gestione dei servizi cimiteriali del Comune, della manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni e degli impianti di proprietà comunale e strumentali all’esercizio dei servizi medesimi, è competenza di questa azienda, ci chiediamo come sia potuto succedere per un numero così elevato di tombe nel medesimo campo” scrive il portavoce Aldo Ferrante che rivolge i suoi dubbi e lamentele a Ferrara Tua.
“Chi doveva controllare? Non ha controllato. Chi doveva intervenire? Non è intervenuto. Chi doveva sovraintendere dov’era? Domanda pleonastica: Lo stipendio è stato ritirato? Quando si fanno i contratti per le sepolture, i parenti del defunto pagano, non poco, nella convinzione che una sorta di assistenza ai miseri resti l’azienda la dia – nota Ferrante, che puntualizza -: chi scrive non riceve stipendio alcuno per segnalare una condizione di sofferenza che assomiglia molto all’abbandono. Gradiremmo una risposta con gli stessi requisiti”.
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