di Valentina Finotti

Ro. “Ro vuole una Pro Loco e ne ha bisogno, per promuovere le ricchezze che offre questo territorio che si affaccia sulla Destra Po”, lo annuncia l’assessore all’Associazionismo e allo Sport, Massimo Maranini. La volontà di avere questo tipo di costituzione quindi c’è ma al termine dell’incontro di lunedì sera in sala civica è stato tutto rimandato al 13 novembre, data in cui si avrà una nuova riunione per tentare di costruire la squadra della Pro Loco di Ro.

D’accordo con Maranini è anche il presidente provinciale Pro Loco, Enzo Barboni, il quale sottolinea come la sottoscrizione di una Pro Loco porterebbe a 40 le realtà presenti nella provincia di Ferrara. Inoltre, sottolinea Barboni, “c’è bisogno di giovani che portino avanti questa associazione, un punto fondamentale che non bisogna sottovalutare”.

Il presidente ha poi elencato i benefici e le possibilità di finanziamenti che porterebbe la costituzione di una Pro Loco: “Per prima cosa è stata istituita una legge che regola le Pro Loco, votata da tutte la parti politiche a parte il Movimento 5 stelle. Questo porta ad una migliore organizzazione dell’associazione. In più l’Emilia Romagna, soprattutto negli ultimi due anni e mezzo, sta sviluppando un sistema molto forte e ha indetto un bando dove le Pro Loco del territorio possono presentare i loro progetti e avere dei finanziamenti. In particolare – rivela Barboni -, sono stati presentati 18 progetti in regione, tre dei quali riguardano il territorio ferrarese”.

Una realtà molto importante che “deve tenere fuori la politica – aggiunge Barboni -. Questo non significa che non ci deve essere collaborazione con le istituzioni ma solamente che la Pro Loco non deve far entrare nel suo operato questioni di tipo politico perché questo porterebbe solo ad un esito negativo. In più un sistema di questo tipo deve essere fatto da persone che conoscono bene il luogo sul quale vanno ad operare. Nello specifico – conclude il presidente provinciale -, per quanto riguarda Ro, i progetti dovrebbero essere fatte da persone che conoscono bene le potenzialità di appartenere alla Destra Po, che consente una collaborazione con altre realtà come quella di Goro, dove è già presente una Pro Loco che sfrutta questo potenziale”.