di Cecilia Gallotta

Era il 26 aprile 1977 quando il ‘Circolo Amici del jazz’, non ancora associazione culturale Jazz Club, muoveva i suoi primi passi attraversando il patrimonio musicale afroamericano. Quarant’anni di storia e musica sono trascorsi da allora, a metà dei quali nasce ‘Ferrara in jazz’, che, con il contributo del Comune, della Regione, di Endas Emilia Romagna, e numerosi partners privati, quest’anno vede la sua 19^ edizione.

Una rassegna che “consolida un’attività jazzistica apprezzata non solo dai ferraresi – introduce il presidente Andrea Firrincieli – in un momento in cui la cultura non è al centro delle priorità”.

Ma siccome i ferraresi “alle belle notizie si abituano – ironizza il vicesindaco e assessore alla cultura Massimo Maisto – è bene ricordare che il Jazz Club è vincitore per la sesta volta del campionato dei jazz club a livello nazionale. Una dimostrazione di come la cultura possa far diventare una città storica anche contemporanea, con iniziative strutturate nel tempo, perché un conto è vincere una volta, e un altro è consolidarsi vincitori”.

Circa 80 appuntamenti saranno i protagonisti di tre serate della settimana – principalmente venerdì, sabato e lunedì – che fino ad aprile – alle 21.30 – promettono un intrattenimento jazzistico che varca confini geografici e di genere.

Si parte venerdì 6 ottobre con la Tower Jazz Composer Orchestra, la ‘resident band’ del Torrione, mentre quest’anno, in particolare durante la serata del sabato, si esibiranno icone internazionali della musica afroamericana, tra cui spiccano due guru della sei corde, Ralph Towner (in solo) e Bill Frisell (in duo con Thomas Morgan); i gruppi Sex Mob, BassDrumBone, The Claudia Quintet, Tim Berne Snakeoil, Smalls Live On Tour,Human Feel, Kneebody e N.Y Gipsy All-Stars; le formazioni stabili di Eric Reed, Christian Sands, Ambrose Akinmusire, Miguel Zenón, Kenny Werner, Jen Shyu, Johnny O’Neal, Wayne Escoffery,Lionel Loueke, Vincent Herring e Linda Oh; i trio Iverson-Sanders-Rossy, Speed-Tordini-King eBonafede-Gomez-Zigmund; i duo Aruán Ortiz-Don Byron e Anat Cohen-Marcello Gonçalvez.

Spazio all’arte con l’esordio fotografico di Paolo Maiarelli, che lunedì 9 ottobre aprirà il sipario al vernissage ‘San Francisco Almost Blue’. “Sono appassionato di ‘foto script’ – racconta – ossia quegli scatti rubati che si riescono a fare ‘free style’, un po’ di corsa per strada, che poi sono l’essenza di ciò che mi piace raccontare di un viaggio”, in questo caso, come suggerisce il titolo, quello a San Francisco.

Paolo è anche presidente della ‘giovanissima’ associazione Reverb, che porterà “un po’ di elettronica nel mondo del jazz” con i due appuntamenti di giovedì 30 novembre e venerdì 15 dicembre, rispettivamente con il live set Jameszoo e Mark De Clive-Lowe, entrambi assieme al dj Hendrix.

Con l’appuntamento di venerdì 1 dicembre, poi, “abbiamo provato a ricostruire il pubblico del jazz centese”, come anticipa il direttore artistico Francesco Bettini, ospitando il Kenn Werner Trio presso il Centro Pandurera di Cento, in collaborazione con la Fondazione Teatro Borgatti.

Ancora, atmosfere noir con una serata ‘in giallo’ – giovedì 9 novembre – in cui si alterneranno letture di Stefano Benni alle sonorità folk dei Terza Classe.

Per info, www.jazzclubferrara.com, jazzclub@jazzclubferrara.com o contattare il 0532 1716739 (dalla15.30).