Portomaggiore
30 Aprile 2024
Il sindaco Bernardi: "Credo sia stato positivo che si siano mobilitati in prima persona per chiedere il rispetto delle regole"

Bullismo a Portomaggiore. I compagni incrociano le braccia

di Redazione | 3 min

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Portomaggiore. I bambini e le bambine delle scuole medie di Portomaggiore hanno incrociato le braccia lunedì mattina davanti alla loro scuola dopo che un loro compagno era stato aggredito da un compagno che gli aveva causato un trauma cranico minore. Davanti alla scuola erano presenti anche molti genitori stanchi di una situazione che pare protrarsi da tempo e così come loro anche il sindaco Dario Bernardi e i carabinieri della stazione locale.

Dopo un’ora la prima ora passata a discutere la situazione, a evidenziare le problematiche ma anche a cercare di pensare soluzioni in molti sono tornati a casa con i nonni o i genitori mentre altri hanno deciso di entrare in classe per proseguire le lezioni. In entrambi i casi non si è trattato di scelte prese a cuor leggero.

“Credo sia stato positivo – dice Bernardi – che si siano mobilitati in prima persona per chiedere il rispetto delle regole per la tranquillità dell’ambiente scolastico e per ascoltare anche la voce dei loro genitori”. Spiega di essere andato perché crede tantissimo nelle scuole e “investiamo tantissimo, per noi la scuola è una priorità assoluta”. Una priorità nella quale “investiamo risorse economiche in progetti importanti che riguardano l’integrazione, che riguardano il sostegno a tutte le fragilità e sono in campo tante iniziative contro il bullismo e il cyberbullismo”. Iniziative nelle quali vengono coinvolte anche Polizia Locale e Carabinieri.

Nei prossimi giorni è previsto anche un incontro con il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo che nel giorno in cui hanno incrociato le braccia non era presente. Lo stesso vale anche per il sindaco che dovrebbe incontrare i genitori. “Mi sono messo a disposizione – dice – con i genitori per riceverli e per favorire il dialogo con la scuola”. Saluta con soddisfazione l’incontro tra genitori e dirigenza che si terrà a breve “per andare tutti nella stessa direzione”.

Come sindaco ribadisce anche l’autonomia delle decisioni scolastiche rispetto alle quali non entra nel merito perché “devono essere prese in autonomia”. Ribadisce la massima disponibilità a collaborare oltre ad essersi già attivato con le realtà competenti come i servizi sociali “per capire se può esserci una soluzione a questo caso particolarmente problematico”.

“Credo – dice – che sulle scuole e sui problemi educativi ci debba essere un patto collettivo (scuola, comune, famiglie e forze dell’ordine). Unico modo per andare avanti tutti assieme e combattere questi episodi molto brutti laddove si verificano e fare in modo che l’obiettivo delle nostre scuole sia quello di essere note e conosciute solo ed esclusivamente per il grande lavoro, anche di integrazione, che si fa al loro interno”. Loda la “grande offerta formativa che ormai da anni” viene portata avanti grazie “tutto il lavoro degli insegnanti e dei loro collaboratori e a tutte le opportunità che danno alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di qualunque cultura e provenienza di guardare con fiducia al futuro”.

“Sappiamo tutti benissimo – conclude – che il loro futuro è anche il nostro. Noi ci saremo, non ci tireremo indietro, non ci facciamo intimidire e anzi assieme a tutte le altre istituzioni saremo presenti in prima fila per fare in modo che le nostre scuole possano avere un futuro luminoso che è poi il futuro di tutta la comunità”.

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