Cronaca
13 Settembre 2017
Sbordone: "Una componente che ci darà una mano per il controllo più continuativo ed incisivo, ma non risolve il problema"

Esercito in Gad, il questore: “Utilizzeremo i militari al meglio”

di Elisa Fornasini | 2 min

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Il questore Antonio Sbordone

Dal 25 settembre arriveranno 12 militari dell’esercito per presidiare la zona Gad. L’annuncio a sorpresa, dato dal ministro ferrarese Dario Franceschini dopo l’ultimo incontro con il ministro Marco Minniti, è arrivato in giornata anche in questura.

“Mi hanno informato questa mattina dell’arrivo dell’esercito – riferisce il questore Antonio Sbordone – e siamo pronti a utilizzare i militari al meglio. Sarà una delle componenti che ci darà una mano per un controllo del territorio più continuativo ed incisivo, una continuità di interventi che è mancata fino ad adesso. Ma non possiamo pensare che siano loro a risolvere il problema”.

Eppure appena un anno fa, a giugno 2016, lo stesso questore aveva bollato come ‘non necessaria’ la militarizzazione del quartiere più critico della città. “Non posso dire che ‘Strade sicure’ non serva, ma in questo frangente non lo ritengo strettamente necessario. Certo, se vengono i militari li utilizziamo” erano le parole utilizzate da Sbordone all’epoca. Già l’anno scorso, insomma, non aveva chiuso la porta del tutto ai ‘soldati’ ma puntava più sulla ‘sicurezza partecipata’ con associazioni, volontari e cittadini.

“Ormai mi conoscete, sono un fautore del gioco di squadra  e quindi sono favorevole anche a questo tipo di operazione – spiega Sbordone -: se vogliamo rendere il controllo del territorio più continuativo abbiamo bisogno di tutti, anche dei militari. Il martellamento, per dirlo in maniera gergale, avrà così un respiro più ampio, anche 24 ore su 24”.

Ma come, e per quanto tempo, verranno impiegati i militari? “Dobbiamo ancora vedere come muoverci, anche per i tempi di utilizzo, ma rimarranno in città sicuramente fino alla fine dell’anno – anticipa il questore -. I militari possono impiegati h24 e, quindi, sarà possibile organizzare i turni con le altre forze dell’ordine in servizio, in accordo con la questura”.

“L’obiettivo è essere presenti sempre per dissuadere le ‘altre’ presenze – ribadisce il numero uno di palazzo Camerini -, per questo avevo già chiesto e ottenuto dei rinforzi. Da inizio settembre, in ausilio ai nostri agenti, sono in campo 2-3 pattuglie in più provenienti dal Reparto Prevenzione Crimine di Bologna e anche dal Reparto Mobile. Stiamo avendo dei risultati ma non continuativi, cosa che sarà possibile con l’esercito”.

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