A Ferrara serve un piano di reindustrializzazione
Massimo Buriani e Davide Nanni (Pd) intervengono sulla crisi industriale che sta investendo l'Italia e ancor di più Ferrara
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Dopo la Resistenza ora anche l’associazione Cittadini del mondo perde la sua sede per volontà del nostro sindaco di Ferrara, Alan Fabbri e della sua giunta. Colui che ama definirsi ‘il Sindaco di tutti’
Terza corsia della A13, Zls e polemiche con la Regione per la nuova romea. Ieri (9 maggio) il sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e trasporti, Tullio Ferrante, ha tenuto un colloquio con le principali associazioni di categoria del territorio estense alla Camera di Commercio di Ferrara-Ravenna
Il Tribunale di Ferrara ha disposto il blocco immediato dei lavori edilizi in corso nell’area di via Favero/via Serao, a seguito del riconoscimento dell’esistenza di una servitù di passaggio gravante sul terreno oggetto dell’intervento
In occasione della Giornata dell’Europa, i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza
L’autostazione di Rampari San Paolo “ha acquisito l’attuale destinazione d’uso già dall’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso”, ma è rimasta a quegli anni. È quanto segnalato dal M5S che replica alla “non risposta dei responsabili Ami, Paolillo e Ruzziconi” in merito ai disagi all’autostazione dei bus.
“Si apprende dai soggetti in questione che l’autostazione di Ferrara “ha acquisito l’attuale destinazione d’uso già dall’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso” e conseguentemente non ci si può lamentare. Quindi dal momento che l’anno scorso sono aumentate a dismisura le corriere senza alcuna ragione, i residenti non avrebbero dovuto chiedere spiegazioni?” si domandano i pentastellati che rivolgono una serie di quesiti di questo stampo ai responsabili Ami.
“I cittadini non avrebbero dovuto chiedere che venissero apposte delle infrastrutture che alleviassero i loro disagi, come pannelli antirumore o alberi che attutissero lo smog, visto che si parla di un semplice piazzale con 4 strisce disegnate, appunto rimasto agli anni 80 del secolo scorso? – prosegue il M5S -. Non avrebbero dovuto chiedere il perché di questo aumento? Non avrebbero dovuto chiedere che ci potesse essere un dialogo con l’Amministrazione al fine di ridurre il numero dei bus che in via Rampari di San Paolo venivano solo a parcheggiare e/o transitare a vuoto? Non avrebbero dovuto implorare che Arpae venisse ad analizzare l’aria? Non avrebbero dovuto chiedere che ci fosse una razionalizzazione del traffico visto che ci si trovava a pochi metri da un’altra fermata in corso Isonzo? Non avrebbero dovuto chiedere di apporre dei cartelli che ammonissero gli autisti di spegnere i motori, rispettando così le politiche ambientali firmate e sottoscritte da Ami, ma mai rispettate? Se questi residenti non hanno diritti, ditelo apertamente e prenderemo coscienza della forma di governo di questa città”.
Il problema, secondo il M5S, “sta proprio nelle vostre risposte, nella chiusura totale dimostrata (si definiscono “presunti” i loro disagi), negando che i bus rimangano tanto tempo con i motori accesi nonostante i video girati quotidianamente, negando che il traffico sottostante sia aumentato anche a fronte di prove evidenti, fornendo prospetti barzelletta che non rispecchiano i dati reali. A che scopo? D’altronde, sono proprio di questi giorni le foto che ritraggono i vertici Tper sorridenti e tronfi al fianco di Tagliani e Modonesi. Mai una volta, però, che questi amministratori locali si facciano ritrarre sorridenti a fianco di cittadini a cui abbiano risolto un problema”.
E visto che Ruzziconi rimarca sempre “gli anni 80 del secolo scorso”, il gruppo pentastellato ricorda che “all’epoca fu detto agli allora residenti che questa stazione sarebbe stata solo temporanea (vecchi mezzucci della politica ancora in essere). Ricordiamo che anche le erbacce di cui dovrebbe occuparsi Ami e di cui non si occupa sono risalenti agli anni 80 del secolo scorso. Ricordiamo che un tale progetto poteva solo essere degli anni 80 del secolo scorso quando non c’era nessuna cultura ambientalista e non si conoscevano gli effetti negativi sulla salute dello smog selvaggio (alzheimer, tumori, problemi cardiaci, allergie)”.
E ancora: “Ricordiamo che anche i bus che circolano sono del secolo scorso mentre noi cittadini dobbiamo avere l’euro 6/7. Ricordiamo che le leggi ambientali più importanti sono tutte successive agli anni 80, che la Corte Costituzionale ha riconosciuto il diritto alla salute essere proprio di tutti i cittadini, senza eccezioni dovute alle vie di residenza”.
Infine, “continuare a dire sempre che “solo alcuni residenti” si lamentano, solo perché gli altri sono molto anziani e non riescono a partecipare attivamente al contraddittorio, ci sembra privo di gusto – commenta il M5S -, perché anche loro lamentano disagi e meritano tutela, invece, solo perché avanti con l’età, si vuole ignorarli”.
“In una città patrimonio dell’Unesco, che vuole andare al passo con i tempi e dice di essere moderna, lasciare un piazzale in questo stato adibito ad autostazione, con i mezzi a pochi metri dalle abitazioni, poteva essere solo una concezione anni 80 del secolo scorso, e tale è rimasta – ribadiscono i pentastellati -. Forse è arrivato il momento di modernizzarla davvero questa città, spazzando via anche una classe dirigente, quella sì anni 80 del secolo scorso, incapace di stare al passo con i tempi”.
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