Economia e Lavoro
16 Luglio 2017
Primi segnali moderatamente positivi. La pesa media pro-capite è di 70 euro

Saldi, partenza con il piede giusto

di Redazione | 3 min

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I risultati delle prime due settimane di saldi estivi, raccolti attraverso l’indagine congiunturale condotta da Confcommercio Emilia Romagna attraverso il Centro Studi Iscom Group, evidenziano primi segnali moderatamente positivi.

Il monitoraggio è stato realizzato su un significativo gruppo di imprese commerciali della regione, composto da punti vendita di beni per la persona, in particolare abbigliamento e calzature (87%).

L’indagine regionale ha evidenziato che per il 48% degli operatori le vendite sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Mentre un altro 35% ha evidenziato stabilità. Dati confortanti che segnano una positiva inversione di tendenza rispetto al 2016.

“A due settimane dall’avvio delle vendite di fine stagione (partite lo scorso 1° luglio e che concluderanno il 29 agosto in Emilia Romagna, ndr) – commenta Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – anche sul nostro territorio si segnala una ripresa nella fiducia dei consumatori che si traduce in un discreto incremento di vendite anche se necessario ragionare con prudenza ed è logico nelle prossime settimane poi aspettarsi una stabilizzazione. Inoltre bisogna operare distinguo sul territorio perché non dappertutto gli incrementi sono stati delle stesso ordine. A maggior ragione è necessario proseguire nella politica di eventi a sostegno dei nostri centri storici a Ferrara come in Provincia approfittando anche delle opportunità offerte dai saldi”.

L’indagine conferma la razionalità del processo di acquisto in saldo, che risponde a scelte programmate e ponderate, limitando le spese allo stretto necessario (25%), con una valutazione del prezzo particolarmente attenta (35%) da parte di una clientela esigente, abituata a verificare il prezzo scontato. In pole position nelle vendite capi prettamente estivi: dalle t-shirt ai costumi, dalle camicie ai pantaloni (nell’abbigliamento), ai sandali (nelle calzature).

Il valore della spesa media pro-capite è leggermente aumentato per abbigliamento e calzature rispetto all’anno scorso; nel 2017 il valore della spesa media pro-capite nei punti vendita di beni per la persona è di 70 euro. Se si considera che il nucleo medio familiare in Emilia Romagna è composto da 2,21 componenti (fonte Istat, dati al 31 dicembre 2016) la spesa per famiglia è di circa 155 euro. Gli acquisti si sono concentrati sulla fascia media di prezzo. Nell’ambito delle scelte di comunicazione per i saldi estivi, sono risultati efficaci soprattutto gli strumenti tecnologici come le comunicazioni via sms e sui social media, e le mail alla clientela fidelizzata.

“La rete commerciale dei punti vendita tradizionali e delle botteghe storiche – conclude Felloni – offre comunque una grande opportunità di acquisto “reale” perché a differenza di quello virtuale, il prodotto può essere visto, toccato, indossato e portato subito a casa con il vantaggio di un servizio professionale attento alle esigenze della clientela”.

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