Poggio Renatico
4 Luglio 2017
Nuovo giudizio: un anno e otto mesi per tentata concussione nel caso Niagara a Sergio Amatiello

Caso Niagara. Condannato il sottufficiale dei carabinieri del Noe

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Sentenza Fiera. La Procura ricorre in Appello

Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio

A Gallo i primi passi del progetto Tracing di Cpr System

Cpr System si riconferma capofila dell’innovazione nella supply chain italiana con il progetto Tracing. Quest'ultimo è già in fase di attuazione e sarà attivato un primo test sul Centro di lavaggio di Gallo entro il 2025

La terza sezione della Corte di Appello di Bologna ha condannato Sergio Amatiello, all’epoca dei fatti luogotente dei carabinieri del Noe, a un anno e otto mesi per tentata concussione nel caso Niagara.

Alla pena principale si aggiunge una provvisionale di 20mila euro per ogni parte civile, oltre alle spese di giudizio. È l’ennesimo capitolo del processo Noe-Niagara. Dopo il colpo di coda del marzo 2016 quando la Cassazione confermò le condanne per l’allora carabiniere dei Noe Vito Tufariello e per l’imprenditore Marco Varsallona, annullando la sentenza di Appello che assolveva l’ufficiale dell’Arma Sergio Amatiello dal reato di tentata concussione.

Nel grado precedente, in Corte di Appello di Bologna, il 15 gennaio del 2015, i giudici di seconda istanza ammorbidirono le condanne subite dai tre imputati (Amatiello, Tufariello e Varsallona) in primo grado.

La vicenda nasce da un’ispezione del Noe presso la società con sede a Poggio Renatico, attiva nello smaltimento di rifiuti speciali nel febbraio 2008. Secondo l’accusa il luogotenente Amatiello e il maresciallo Tuffariello, sottufficiali dei Carabinieri del Noe, in concorso con Varsallona (legato ai primi due da rapporti extraprofessionali: stavano costituendo insieme una società di consulenza in materia ambientale) avevano indotto Marco Carretta (titolare di Niagara, azienda di Poggio Renatico attiva nel trattamento di rifiuti speciali) a promettere loro una somma tra i 20mila e i 40mila euro per “ammorbidire” le conclusioni dell’informativa finale da depositare in procura. In pratica avrebbero prospettato ai vertici dell’azienda che, con quella mazzetta, avrebbero salvato gli impianti dal sequestro e loro stessi dalle misure cautelari. Il reato non si consumò perché Carretta denunciò il fatto alle autorità. Di qui la derubricazione della concussione in “tentata”.

Il 29 gennaio 2013 il processo di primo grado si chiuse con la condanna in rito abbreviato a 2 anni e 4 mesi per Tuffariello, 2 anni e 2 mesi per Amatiello e Varsallona (oltre a 120mila euro di provisionale alle parti civili: l’imprenditore e due dirigenti, Davide Gherardi e Fabiana Cosmar). La pena superiore per Tuffariello era dovuta a un altro capo di accusa che pendeva sul militare, la rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio relativamente alla fase della stesura della informativa finale sull’esito delle indagini sull’azienda.

In Appello, la Corte ritennr che non sussistessero prove sufficienti contro Amatiello, che venne assolto, e abbassò l’ammontare delle pene per i coimputati: un anno e otto mesi per Varsallona e un anno e dieci mesi per Tufariello. Per entrambi è stata stabilita la sospensione condizionale.

Ora, dopo il rinvio della Cassazione, il nuovo giudizio di secondo grado, sfavorevole per Amatiello.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com