di Serena Vezzani

Poggio Renatico. È terminata ieri, giovedì 15 giugno, la prima fase della Virtual flag 2017, una serie di esercitazioni interforze organizzate dall’Aeronautica militare – iniziate il 10 giugno – inserite nell’ambito della Joint stars, il maggior evento dell’anno per la Difesa.

Nello specifico, l’esercitazione si è servita di sistemi di piattaforme di “Modeling & simulation” d’alta tecnologia per la pianificazione e l’organizzazione di operazioni aeree senza l’impiego di velivoli, e ha coinvolto personale e assetti del Coa, dell’Esercito italiano e della Marina militare. Le novità della Vf 2017 sono infatti “l’addestramento sul comando e controllo della difesa missilistica, con lo schieramento di unità operative delle tre forze armate: un sistema missilistico dell’esercito italiano, un’unità navale classe Orizzonte/Fremm della Marina militare, e un sensore radar dell’Aeronautica militare”, ha spiegato Antonio Conserva, comandante del Comando operazioni aeree. Il bilancio di Conserva, in carica da appena due settimane, è di grande soddisfazione: “È stata una grande opportunità per me e abbiamo dimostrato di saper agire come un comando interforze congiunto”, sebbene ci vorrà tempo per gli esiti ufficiali e “per capire se vi sono dei margini di miglioramento”.

Il personale ha operato in scenari di crisi verosimili – come una Sardegna totalitaria e una Sicilia democratica ma instabile -, con il vantaggio di un minor impatto sul territorio e di un significativo contenimento delle risorse finanziarie: l’obiettivo è quello di consolidare la capacità nazionale, già certificata a livello Nato, di esprimere un Comando di componente aerea capace di pianificare, coordinare e controllare tutti gli aspetti di una campagna militare.

Le esercitazioni, che hanno avuto inizio il 10 giugno ma saranno condotte fino a ottobre in tutto il territorio nazionale, avranno un unico scenario fittizio, e solo presso Poggio Renatico hanno visto la mobilitazione di circa 300 unità, oltre a tutto il personale delle Forze armate coinvolto dalle rispettive basi stanziali. Si consolida così “una modalità di addestramento che sfrutti le capacità di ciascuna forza” ha dichiarato il comandante del Comando forze operative terrestre Riccardo Marchiò, “con strumenti sempre più complessi e ottenendo i maggiori risultati possibili”.

Ad assistere alla simulazione di una difesa di missili balistici, anche le autorità del territorio, tra cui Marcella Zappaterra, consigliere regionale del Pd, il prefetto di Ferrara Michele Tortora e l’assessore di Poggio Renatico Paola Zanella.