Cronaca
27 Maggio 2017
Francesca ed Emanuele alla conferenza stampa di Ravaglia: “Le sue parole sono chiare”

Igor. I figli di Verri: “le domande le abbiamo fatte, mancano le risposte”

di Redazione | 2 min

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“Noi non abbiamo domande da fare, quelle le abbiamo già fatte. Ora dobbiamo richiedere delle risposte, risposte che ancora nessuno ci ha dato”.

Ci sono anche loro, Francesca ed Emanuele Verri, ad ascoltare le parole di Marco Ravaglia che ripercorre il film di quel tragico 8 aprile, quando Norbert Feher uccise loro padre Valerio.

I figli della vittima di “Igor” chiedono risposte alle autorità dopo l’esposto presentato nelle scorse settimane. Dopo aver fatto tante domande senza risposta. “Anche oggi quello che sappiamo – afferma Emanuele – lo sappiamo solo grazie al lavoro dei giornalisti. Anche oggi siamo qui grazie ai giornali. Solo tramite i quotidiani abbiamo saputo della conferenza stampa di Marco, nessuno ci aveva avvisato”. E, dopo aver ascoltato l’amico e collega di suo padre, Emanuele è ancor più sicuro di prima: “le parole di Marco sono state chiare. Si sono trovati in una situazione particolare che secondo noi si poteva e si doveva evitare”.

“Loro non erano in grado di sostenere situazioni di pericolo – prosegue Francesca -. Mio papà come guardia volontaria non era armato e non era preparato assolutamente. Delle situazioni di pericolo del genere non dovevano esistere. C’era un problema, quella persona era già stata segnalata. Era da anni nella nostra zona. Noi continuiamo a sostenere che i pattugliamenti della Polizia provinciale e in particolare della guardie volontarie dovevano essere sospesi prima, già dopo l’episodio della guardia giurata a Consandolo e poi a Budrio. Era un pericolo chiaramente riconosciuto”.

Francesca poi aggiunge con accento polemico: “mi manca un tassello. Quando i giornalisti in conferenza stampa hanno chiesto a Ravaglia se erano stati avvertiti del pericolo, la sua risposta è stata bloccata proprio mentre diceva di no. Non capisco perché non lo possono dire”.

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