di Lucia Bianchini

Odio e insulti contro il vescovo. Lo sostiene il diretto interessato, monsignor Luigi Negri che, durante la benedizione dei Palii di ieri sera, la penultima messa prima del congedo, ha colto l’occasione per ricordare l’operato svolto durante la sua permanenza a Ferrara.

“Voi mi avete visto agire – ha detto ai presenti -, avete visto che la mia preoccupazione in questi anni è stata affermare il messaggio di Cristo e portarlo davanti ad ogni uomo. Non è stato facile, non mi è stato risparmiato nulla”.

Il vescovo parla infatti di “odio non contro di me, ma contro chi rappresento, non è finito neanche in queste ultime ore prima del congedo definitivo. Ma anche davanti a questi ultimi insulti ho sentito che il cuore vivo della mia città, di quella che considero la mia città, era con me, e la realtà del Palio dà a questa sintonia un carattere vero, nuovo e bello, che non finisce con il congedo”.