Cento
11 Maggio 2017
Toselli: “Non cambiamo posizione riguardo al tema né prendiamo accordi sottobanco con i privati”

Profughi. Cento non sarà terra d’accoglienza

di Redazione | 2 min

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di Serena Vezzani 

Cento. “Non cambiamo posizione riguardo al tema profughi né prendiamo accordi sottobanco con i privati”: questa la posizione di Toselli e dell’amministrazione ieri, in consiglio comunale, in risposta all’ordine del giorno presentato dal consigliere Pettazzoni.

Un ordine del giorno che, nello specifico, affrontava la notizia dell’arrivo di circa quattordici richiedenti asilo in due abitazioni private di via Ugo Bassi, attraverso la cooperativa Vita da mediano e in seguito a una riunione della prefettura: “considerato che vi sono già 119 richiedenti asilo nel distretto Ovest – ha illustrato Pettazzoni, – e già 34 collocati nel nostro comune dalla precedente amministrazione, voglio sottolineare come, in quanto colpiti dal sisma, il Governo abbia sancito lo stato di emergenza nel ‘cratere’ fino al 2019, esonerandoci da compiti come questo”. Senza dimenticare che “molti cittadini non sono ancora entrati nelle proprie case, e l’arrivo di altri profughi comporterebbe una necessità di maggior controllo da parte delle forze dell’ordine”.

Ad approvare l’odg la maggioranza (Cento civica e Idea in comune), fatta eccezione per il consigliere Cacciari, astenutosi: “Trovo questo ordine del giorno irricevibile, frutto di propaganda, strumentalizzazione politica e strategico opportunismo. Accogliere dei richiedenti asilo rientra nei diritti internazionali, ed è una disposizione governativa, non una discrezione morale o politica, né tantomeno un’inadempienza della disposizione dello stato di emergenza”. A opporsi il Pd: “Rimarcando la non volontà di accogliere migranti pur essendo una disposizione governativa, si chiudono tutte le possibilità di costruire un progetto intorno all’accoglienza” ha affermato Lodi. “Questo trincerarsi dietro l’alibi del terremoto, della paura e della povertà è immorale, razzista e pericoloso”.

Respinto invece l’ordine del giorno del consigliere Contri (Gruppo misto), col quale si richiedeva un’attivazione delle misure della Corte d’appello di Torino sulle mense scolastiche già dall’anno scolastico prossimo e che implicava “la libertà di scegliere se aderire al servizio mensa o portare il pasto da casa, e attivarsi con conseguenti misure organizzative igienico sanitarie”.

Non approvato l’odg di Contri riguardante la disposizione di alloggi Acer per padri separati, mentre tutti voti favorevoli all’odg di Pettazzoni sull’istituzione della figura del difensore civico regionale sul territorio del Comune di Cento.

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