Cronaca
15 Aprile 2017
I posti di blocco dei carabinieri anche su tutti i ponti sul Reno e nei dintorni di Argenta. Arriva il ministro Galletti ai funerali di Verri

Qualcuno copre il killer, forse una donna. Le ricerche ancora per una settimana

di Redazione | 2 min

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Molinella. Un altro giorno è trascorso nella vana ricerca di Norbert Feher, il pluriomicida braccato ormai da 6 giorni da migliaia di uomini, che continua a nascondersi in mezzo alla boscaglia e nel dedalo dei canali che caratterizza la zona fra Marmorta e Campotto.

Il motivo di questa prolungata latitanza sarebbe da ricercare, da quanto emerso in queste ultime ore, fra le conoscenze di Norbert: cresce sempre più la convinzione, infatti, che ci sia qualcuno a coprire il killer, magari nascondendolo dai militari nelle loro battute. Potrebbe essere proprio per questo motivo che il serbo pare ancora introvabile, nonostante si continui senza sosta a battere la zona palmo a palmo.

E’ notizia di ieri pomeriggio, venerdì, di una pista di un uomo che avrebbe indicato, presentandosi al comando dei carabinieri di Molinella, una casa dove vivrebbe una donna che potrebbe aver visto “Igor” e che potrebbe essere al corrente di dove potrebbe trovarsi l’omicida.

Nella notte fra giovedì e venerdì, inoltre, si è tornati a battere la zona dell’argentano: i carabinieri e le forze speciali hanno messo in scena un vero e proprio blitz in una palazzina a Boccaleone, ma l’esito è stato, ancora una volta, negativo, di Norbert non si è vista nemmeno l’ombra.

Si sospetta inoltre che “Igor” possa aver compiuto anche un’altra rapina, avvenuta nei giorni successivi all’omicidio di Budrio. Nella zona tra Argenta e Portomaggiore Norbert Feher avrebbe aggredito con un’ascia un uomo di origine pachistana per procurarsi soldi e un mezzo di trasporto. La rapina non era stata denunciata.

Dunque non solo la zona fra Marmorta e Campotto, i posti di blocco dei carabinieri sono stati predisposti, oltre su tutti i ponti sul fiume Reno, anche nei dintorni di Argenta, un’altra area che Norbert conoscerebbe benissimo, dopo i suoi anni di latitanza trascorsi fra queste valli e a compiere una serie di furti, che gli avevano anche fatto aprire le porte del carcere dell’Arginone nel 2010.

Tanta determinazione nelle ricerche di quest’uomo estremamente pericoloso, armato di due pistole, rubate sabato sera nel Mezzano dopo aver ucciso Valerio Verri e aver ferito Marco Ravaglia e, forse, di un coltello o di un’accetta. Il tempo potrebbe, secondo le forze dell’ordine, incattivire ancora maggiormente Norbert, rendendolo ancora più pericoloso di quanto non sia ora. La dead line dei corposi pattugliamenti data dagli inquirenti è entro la prossima settimana. La caccia all’uomo continua.

Ai funerali di Valerio Verri, fissati per questa mattina alle 9.30 a Ospital Monacale, intanto, in rappresentanza dello stato parteciperà il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti.

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