Portomaggiore
10 Aprile 2017
Marco Ravaglia operato d'urgenza al Bufalini. Ora è in coma farmacologico e subirà altri interventi. Portomaggiore in lutto per Valerio Verri

Omicidio nel Mezzano, cordoglio per la vittima. Estratto un proiettile all’agente ferito

di Redazione | 4 min

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Valerio Verri (a sinistra) e Marco Ravaglia

Portomaggiore. E’ stato operato d’urgenza ieri sera, al Bufalini di Cesena, e ora si trova in coma farmacologico Marco Ravaglia, l’agente della Polizia provinciale ferito gravemente ieri nel Mezzano dall’uomo, probabilmente Igori Vaclavic ‘il russo’, che ha ucciso il suo collega, la guardia ecologica volontaria Valerio Verri.

A Marco Ravaglia, portuense di 53 anni, nel corso dell’intervento chirurgico è stato estratto uno solo dei tre proiettili che lo hanno raggiunto al torace, alla spalla e al collo. I sanitari hanno valutato di non estrarre al momento gli altri due proiettili, monitorando il decorso del primo intervento per poi sottoporre in seguito il 53enne a un ulteriore intervento chirurgico.

Per Ravaglia la prognosi è ovviamente riservata, vista la delicatezza della situazione, ma sarebbe fuori pericolo e per lui vi sarebbero quindi buone speranze di potercela fare.

Speranza che invece purtroppo non c’è stata per la vittima Valerio Verri, la 63enne guardia ecologica di Portoverrara freddata da uno dei colpi di fucile sparati dall’assassino. Verri è morto sul colpo e i sanitari intervenuti sul posto non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. “Valerio era un amico – ricorda affranto dal dolore il comandante della Polizia Provinciale, Claudio Castagnoli – ed era davvero un volontario con la V maiuscola, uno che aveva la tutela dell’ambiente nel proprio Dna. Lui e Marco erano molto amici, si frequentavano e si scambiavano piccoli favori. Per me è come aver perso un fratello”.

I fiori lasciati sul luogo dell’omicidio (foto Alessandro Castaldi)

Anche Legambiente Emilia Romagna esprime cordoglio e dolore per l’assassinio del proprio socio Valerio Verri,  volontario che prestava attivamente il proprio impegno come Guardia Ecologica. “Valerio, residente a Portomaggiore – ricordano da Legambiente regionale – da tempo svolgeva attività di vigilanza ittica e venatoria nelle zone del ferrarese, spesso in stretto collegamento con la Polizia Provinciale. E’ stato proprio durante questa sua attività di volontariato a tutela dell’ambiente nella zona del Mezzano, che si è imbattuto nell’assassino, il latitante ricercato dalle forze dell’ordine per la rapina e omicidio ai danni di un barista di Budrio. L’associazione a tutti i livelli, esprime la più forte vicinanza alla famiglia. Allo stesso modo esprime vicinanza a Marco Ravaglia, il membro della Polizia Provinciale ferito dall’assassino nello stesso episodio. Ravaglia condivideva da tempo rapporti di stima e collaborazione con Valerio Verri”.

La casa della vittima (foto Alessandro Castaldi)

Cordoglio anche da Norberto Bellotti, presidente del Circolo Legambiente Delta del Po, del quale Valerio Verri faceva parte come guardia volontaria. “Valerio – riferisce – era uno di quelli che lavorava di più, stando sul campo anche 14-15 ore, sia di giorno che di notte. E tutto gratis, come tutti noi del resto. Aveva partecipato anche ai corsi per la zona Gad a Ferrara, si era reso disponibile anche per quel compito. Non mancherà solo a noi, ma a tutti quanti per il suo prezioso contributo per l’ambiente”.

Per Valerio Verri sarà lasciata simbolicamente una poltrona vuota alla Festa  della Polizia di Stato di Ferraar in programma oggi al Teatro Nuovo. La poltrona che Verri avrebbe dovuto occupare in quanto anche lui, questa mattina, avrebbe dovuto ricevere un riconoscimento per l’apporto che i volontari forniscono al programma di sicurezza partecipata. E, come riferiscono dalla Questura, quella di oggi sarà una giornata di celebrazione e non di festa, da dedicare al ricordo del sacrificio di volontari come Verri.

In serata anche il sindaco di Portomaggiore ha rotto il silenzio e affidato alla sua pagina Facebook una dichiarazione in merito alla tragedia che ha colpito il paese. “Ho aspettato 24 ore prima di esprimere qualsivoglia commento – scrive Minarelli – perché credo non sia semplice mantenere la lucidità in momenti così devastanti quale quelli che stiamo attraversando. Lo shock mio, dal quale fatico a riprendermi, è quello di un’intera comunità che ancora non riesce a capacitarsi di ciò che sia successo, di come possano compiersi efferate azioni criminali che nulla hanno a che fare col genere umano. Continuo a non trovare parole che sufficientemente esprimono il dolore verso coloro i quali sono stati coinvolti in questa tremenda vicenda. A maggior ragione perché parliamo di AMICI della nostra comunità, persone che hanno a cuore il nostro territorio e che per questa loro generosa vocazione hanno sacrificato la salute e addirittura la vita. Sono state ore difficili, ma lo saranno anche quelle che ci aspettano e allora credo che tutti insieme siamo chiamati a stringerci: stringerci attorno al lutto della famiglia di Valerio e ai suoi cari, stringerci attorno a Marco e per lui tifare esasperatamente per una pronta, rapida e totale guarigione (si lo sappiamo che è una roccia, ma non per questo dobbiamo impegnarci meno a fargli sentire la nostra vicinanza), stringerci attorno alle forze dell’ordine e far sentire loro che godono della nostra fiducia e del nostro appoggio incondizionato. Dobbiamo però anche fare silenzio e dare tranquillità più che sensazionalismo: dobbiamo farlo per rispettare il dolore e la tensione delle famiglie colpite. La nostra comunità è in lutto e lo sarà ufficialmente nella giornata delle esequie, ma è anche forte e risoluta e pronta ad affrontare i giorni che seguiranno con determinazione e grinta. Come si conviene ad una grande comunità, quale Portomaggiore è!”

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