
Davide Urban e Giulio Felloni
di Cecilia Gallotta
“Non c’è nessuna contrapposizione” afferma perentorio il presidente Ascom Davide Urban in seguito alla recente controbattuta del sindaco che non ha usato mezzi termini riguardo alla sua posizione in merito al turismo ferrarese, in particolare “a chi pensa che l’aumento dei turisti sia dovuto solo all’aumento dei cinesi”.
“Non abbiamo detto che si è lavorato male – prosegue Urban – e che i dati sono cresciuti è vero, ma dire che siano straordinari mi sembra una forzatura, perché dobbiamo capire quali di questi turisti siano intercettabili”, aggiunge poi, spiegando il suo scetticismo di fronte a quei turisti solitamente cinesi che passano per Ferrara come ‘città d’appoggio’ e non di fruizione, chiaramente economica.
Ma nei negozi Felloni invece il cinese “magari entrasse – come dichiara Giulio Felloni – sarebbe più che ben accetto. Noi abbiamo il dovere di intercettarli, di dare la possibilità a questi turisti che entrano a Ferrara di sfruttarla, e non di dormirci soltanto (se non neanche quello). Dobbiamo collaborare con tutti per questo, anche con gli outlet, perché Ferrara non si usi solo come dormitorio. Le città-dormitorio non mi piacciono”.
D’accordo anche Urban sul fatto che “bisogna lavorare congiuntamente sull’attrattività, per fare marketing sul nostro territorio, e anche qui ci si sta muovendo bene: ne è un esempio la mostra Art &Ciocc di questi giorni, e anche il recente Natale e Capodanno a Ferrara. Ma c’è bisogno che si continui a lavorare, perché c’è ancora tanto da fare e non ci si sieda sugli allori”, conclude poi a difesa della replica alle statistiche sul turismo, dopo aver confermato che gli hotel dove alloggiavano i turisti d’appoggio “non sono nostri associati”.
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