Scomparsa ragazza di 14 anni
Si è allontanata dalla comunità dove è ospite a Renazzo, frazione di Cento. Chiunque la veda contatti le forze dell'ordine
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La Procura di Ferrara ha impugnato la sentenza con cui il tribunale di Ferrara - in primo grado - aveva assolto i cinque imputati finiti a processo per le presunte difformità strutturali riscontrate durante il cantiere per l'ampliamento fino a 16mila posti dello stadio Paolo Mazza, avviato a seguito della permanenza in Serie A della Spal nel campionato 2018-2019.
In Italia, l'accusa è quella di stalking nei confronti di genitori e familiari. Ma in alcune delle mail inviate - si diceva - ci sarebbe finito anche il nome di Meloni
Un finto carabiniere ha convinto un anziano a versargli 12mila euro adducendo che la banca presso cui aveva depositato i suoi risparmi lo stesse truffando
Arresto convalidato e obbligo di firma per il 25enne di nazionalità nigeriana che, nella nottata tra mercoledì 14 e giovedì 15 maggio, dopo una perquisizione domiciliare dell'abitazione di Dogato in cui viveva insieme ad altri connazionali, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della polizia di Stato per detenzione di sostanze stupefacenti
Questa volta è andata male al rapinatore seriale dei panifici, grazie alla reazione di una commessa che non si è fatta intimidire e, di fronte al coltello di pochi centimetri del malvivente, ha reagito brandendo un ben più lungo coltello per tagliare il pane mettendolo in fuga. Non solo, perché Lisa Sacchi, 40enne dipendente della Delizia del Pane di via Montebello, ha inseguito il rapinatore in strada, fuggito in sella a una bici, scagliandogli contro la catena del velocipede che all’uomo, nella concitazione della fuga, era caduta a terra.
“Ero davvero arrabbiata”, racconta Lisa Sacchi dopo aver sventato la rapina, anche perché lo stesso forno di via Montebello era stato preso di mira il 21 dicembre scorso, probabilmente dallo stesso individuo che da qualche tempo sta seminando allarme tra i panifici ferraresi: alto e magro, giovane sotto la trentina e con gli occhi chiari, azzurri, visibili sotto la sciarpa e il cappuccio usato per nascondere il volto. Potrebbe quasi certamente essere lo stesso dei colpi al panificio Orsatti di via Palestro e al forno La Bottega del Pane di via Arianuova. Ma emerge un nuovo particolare grazie al coraggio e alla prontezza di spirito della commessa: “Mentre fuggiva – dice – gli si è scoperta la testa e ho visto che aveva capelli cortissimi, quasi rasati. La catena della bicicletta che gli era caduta, poi, l’ho consegnata alle forze dell’ordine: non si sa mai vi siano impronte utili per il suo riconoscimento”.
VIDEO INTERVISTA
La reazione della donna è stata dettata da rabbia, ma anche da presenza d’animo. Tutto è avvenuto attorno alle 17.30, quando il rapinatore seriale ha capito che poteva essere il momento buono per l’assenza di clienti nel negozio. E’ entrato e subito si è portato dietro al bancone dove si trovava Lisa Sacchi, brandendo il suo coltellino. La commessa ha capito subito e, avendo a portata di mano un coltello più grosso non ha esitato a impugnarlo per difendersi, un po’ d’istinto, un po’ perché “siamo tutti in allerta e mi aspettavo che potesse colpire di nuovo”.
Il malvivente ha chiesto ripetutamente di aprire la cassa, ma la donna ha opposto resistenza e i due si sono anche afferrati reciprocamente i polsi delle mani che brandivano i rispettivi coltelli: “Ha detto ‘metti via il coltello che ci facciamo male’ – racconta Lisa Sacchi – poi ha tentato di armeggiare con la cassa per aprire il cassetto del denaro, senza riuscirci, quindi ha deciso di scappare anche per il timore che potesse entrare qualcuno nel frattempo. Devo dire di non aver avuto paura, bensì la sensazione che quel cutterino non l’avrebbe comunque usato. L’adrenalina e la rabbia mi ha fatto reagire così, probabilmente non lo rifarei se dovesse succedere ancora”.
Sull’ennesimo episodio del rapinatore seriale di panifici stanno indagando Polizia di Stato e Carabinieri, nel tentativo di assicurare prima o poi alla giustizia il malvivente che, questa volta, se n’è dovuto scappare con la coda tra le gambe.
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