La “variazione in peggio” degli orari sulla linea Ferrara-Codigoro ha lasciato i pendolari “in una situazione da anni 70”, con studenti e lavoratori che “subiscono un ulteriore disagio legato alla distanza e al fatto di sobbarcarsi un tempo più lungo”, un “aggravio di tempo che importa di fatto una ‘scollatura’ fra la città capoluogo, sede delle scuole, ed il territorio provinciale”.

Sono le critiche aperte del sindaco di Ostellato Andrea Marchi alla disposizione nazionale dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie che ha imposto dei vincoli stringenti in materia di velocità del treno in presenza di alcune condizioni.

Per quanto riguarda la linea Ferrara-Codigoro, occorre che tanto sul treno quanto a terra siano installati sistemi di sicurezza che dovrebbero prevenire, per quanto possibile, l’errore umano. Eppure “questi dispositivi sono già installati sui treni ed entro febbraio (secondo quanto mi è stato riferito da Tper) saranno installati a terra” riferisce Marchi.

L’altro limite che determina l’obbligo per i treni a viaggiare ad una velocità inferiore a quella che sarebbe possibile è la presenza, su tutta la tratta Ferrara-Codigoro, di passaggi a livello privati che impongono la riduzione della velocità. “Per intenderci sono i passaggio a livello rurali che di fatto tagliano in due il nostro territorio – spiega il sindaco -. Faccio un esempio lampante per il territorio comunale di Ostellato: il passaggio a livello su strada Coramina che se soppresso obbligherebbe da Bivio a passare per Rovereto per raggiungere Medelana o Alberlungo”.

“Le due circostanze – i sistemi di sicurezza, che entro febbraio saranno completati e la presenza dei passaggi a raso (oltre trenta su tutta la linea e difficilmente superabili) – determinano che i treni vadano più piano e quindi la variazione dell’orario – conclude Marchi -. Le spiegazioni servono per inquadrare correttamente il problema ed affrontarlo sulla base di dati e non di sensazioni. Quello che occorre riuscire a fare, credo sia quello di intervenire sulla normativa così stringente e limitante. Per questo ci siamo attivati insieme ai colleghi della tratta ferroviaria, insieme alla Regione e agli enti ferroviari preposti”.