Mesola
7 Ottobre 2016
La famiglia ha ottenuto una nuova perizia sulle barriere per accertare le responsabilità di Provincia e Comune di Mesola per la mancata manutenzione

Tragedia di Massenzatica, nuova consulenza sul ponte Trapella

di Daniele Oppo | 1 min

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unnamed4Mesola. Una nuova consulenza sulle barriere del ponte Trapella, questa volta in sede civile, per accertare le eventuali responsabilità delle amministrazioni comunale e provinciale per la tragedia in cui morirono quattro persone il 18 marzo 2014.

Il procedimento penale si è concluso con l’archiviazione per dirigenti e amministratori comunali e provinciali, indagati per la scarsa manutenzione delle barriere considerate non a norma. La perizia super partes allora negò che anche la presenza di barriere più resistenti avrebbe potuto impedire alla Bmw guidata dal 29enne Matteo Carli di cadere nel canale e portare alla morte per annegamento, oltre che di Carli stesso, di due ragazze – Nicoleta Carunto, 20enne, e Liliana Dragnescu, 31enne, romene – e di Stefano Bertaglia, 30enne di Ariano Polesine.

La consulenza in sede civile è stata chiesta dai legali della famiglia di Carli – gli avvocati Carlo Costantino  e Giacomo Forlani – che hanno citato in giudizio il Comune di Mesola e la Provincia di Ferrara, non convinti dalle conclusioni del perito in sede penale: in particolare in merito alla velocità dell’auto al momento dello schianto, al di sotto dei limiti (circa 70 km/h) e alla reale incapacità di barriere a norma di contenere il veicolo.

L’incarico verrà assunto il 12 gennaio prossimo dall’ingegner Marco Campini.

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