Attualità
24 Agosto 2016
La raccolta di beni di prima necessità parte all'associazione Meravitalia. Ma sono tanti i ferraresi che vogliono dare una mano

Ferrara Unita, nasce una catena di solidarietà per i terremotati

di Elisa Fornasini | 3 min

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In città è nata infatti una vera e propria catena di solidarietà per portare beni di prima necessità alle popolazioni colpite. Il movimento si chiama “Ferrara Unita” perché “siamo uniti di nome e di fatto” spiega Davide Magnani, presidente dell’associazione Meravitalia, che ha lanciato questa campagna solidale che ha già raccolto diverse adesioni all’incontro tenutosi oggi pomeriggio in piazza Trento e Trieste.

L’appuntamento ha visto radunarsi in centro diverse persone interessate a dare il proprio contributo per sostenere chi sta affrontando una tragedia che il popolo ferrarese ha già subito quattro anni fa. La raccolta dei beni di prima necessità partirà domani, giovedì 25 agosto, e proseguirà tutti i martedì e giovedì, per tutto il giorno, nella sede dell’associazione in via Arginone 77 sotto il coordinamento della Protezione Civile e della Croce Rossa di Ferrara.

Nel crocchio spiccano soprattutto i giovani. Tra questi c’è Riccardo Accorsi, 22enne ferrarese che approfitta delle ferie per fare del bene e portare in prima persona gli aiuti umanitari nel Lazio.

“Questa notte, attorno alle 4, partirò con un furgoncino carico di viveri, coperte e maglie da donare a un centro di raccoglimento a Rieti” racconta il ragazzo, non nuovo alle attività di volontariato. “Nel 2012 ho gestito i bambini in una tendopoli a Scortichino ed è stata una esperienza che mi ha arricchito molto – ricorda Accorsi – per questo, appena appreso della notizia, ho deciso di dedicare le mie vacanze ad aiutare gli altri”.

In questo viaggio – su un Doblò prestatogli dall’azienda in cui lavora, la concessionaria AutoDanieli, e colmo di merce raccolta tramite amici e la parrocchia di Santo Spirito – sarà accompagnato dalla sua amica Debora Brunelli, 21 anni, studentessa di infermieristica che, motivata dal suo percorso di studi, ha deciso di mettersi in gioco nel sociale.

Non solo giovani motivati: nel gruppetto di persone intervengono anche Sergio Tracchi, proprietario dell’edicola di piazza Trento e Trieste che ha dato la disponibilità del proprio spazio per ospitare l’incontro, e Antonio Di Bartolomeo dell’associazione culturale PluralCosmos che collaborerà attivamente alla riuscita dell’iniziativa.

Un progetto che intende “abbattere le barriere politiche e ideologiche” specifica l’ideatore Magnani che, infatti, ha invitato sia il responsabile sicurezza della Lega Nord Nicola Lodi che il rappresentante dell’associazione nigeriana Tambi Tar per un dialogo comune. “Il fatto che la gente offra tempo e coraggio è un motivo di incoraggiamento per le persone in difficoltà: conosciamo la paura che infonde il sisma e non dobbiamo lasciarle sole” conclude Magnani che invita tutti a “dare una mano”. Sia per gli aiuti umanitari che per quelli economici: previsti anche banchetti di raccolta fondi il 10 e 11 settembre alla festa ContraRock.

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