Bondeno
18 Agosto 2016
Durissima presi di posizione del sindaco di Bondeno: "Li riterrò personalmente responsabile se si prendono in casa finti profughi"

Accoglienza migranti. Bergamini sfida il prefetto e diffida i cittadini

Fabio Bergamini
di Redazione | 3 min

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Fabio Bergamini

Fabio Bergamini

Bondeno. Probabilmente mai era stato così duro nei torni sulla questione dell’accoglienza. Il sindaco di Bondeno Fabio Bergamini non ha perso un attimo per sfidare apertamente la prefettura – che è alla ricerca di nuovi luoghi per accogliere i migranti – e ‘avverte’ in maniera piuttosto pesante i propri cittadini.

Riterrò i cittadini personalmente responsabili nel caso in cui dovessero prendersi in casa finti profughi”, afferma il sindaco di Bondeno, anche se non si capisce a quale e che tipo di responsabilità faccia riferimento, né quali sarebbero le eventuali conseguenze.

“Ricordo per l’ennesima volta – continua Bergamini – che solo il 2-3 per cento degli stranieri che arrivano nel nostro Paese hanno diritto allo status di ‘profugo’ e alle misure di protezione previste. Invito quindi i cittadini a non spezzare il legame di solidarietà tra terremotati e amministrazione. Come sindaco mi riservo di intraprendere tutte le azioni utili a scoraggiare attivamente l’inutile spesa (a carico dei contribuenti) dell’accoglienza immigrati“.

Emergenza migranti, la prefettura cerca nuovi spazi per l’accoglienza

L’attacco è poi diretto alla prefettura: “Questo bando è uno sfregio nei confronti dei cittadini terremotati ancora fuori casa. Invece che sprecare risorse pubbliche nell’accoglienza, lo Stato pensi a saldare le imprese edili che hanno terminato le opere di ricostruzione, imprese che oggi fanno fatica ad accedere ai fondi per vedersi pagare i lavori ultimati. È curioso che uno Stato talmente inefficiente da non riuscire neanche a pagare i lavori già fatti per l’emergenza terremoto dei suoi cittadini, sia così veloce e prodigo nel risolvere problemi causati dalla criminalità organizzata del Nord Africa come è, appunto, il problema dell’invasione delle nostre coste. Non aggiungiamo scandali a scandali in questa malata Repubblica”.

“E non mi si venga a dire che la nostra comunità non è solidale. Ricordiamo gli aiuti dati ad Orsha in Bielorussia e a Bihac durante la guerra – afferma ancora il sindaco -. Prima che qualche cretino dica che non siamo solidali, ricordo che il nostro territorio esprime oltre 130 associazioni e migliaia di volontari che, quotidianamente, si adoperano per gli altri. Proprio in questi giorni abbiamo raggiunto donazioni per 60mila euro per l’acquisto degli arredi della nostra nuova scuola antisismica, che inaugureremo il 10 settembre. Queste sono le emergenze attuali in cui siamo impegnati, non quelle indotte al nostro Paese dalla criminalità del Nord Africa. Il governo combatta i criminali e chi specula sulla pelle della povera gente, non offenda la nostra terra ferita”.

Una prima replica politica al sindaco di Bondeno arriva, con un post su Facebook, dal segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio: “È arrivato il momento di non tollerare più questi atteggiamenti da bulletti che si permettono queste affermazioni perché ci sono Comunità che seriamente adempiono ai loro obblighi. Bondeno faccia la sua parte, ora“.

A Bergamini si aggiunge però anche Nicola Lodi che non usa toni meno duri. “Chi manda domanda alla prefettura si rende complice di un sistema che fa fare solo cassa alle cooperative. Ci riempiono la casa di finti richiedenti asilo, arricchendo le cooperative – afferma in un video su Facebook -. Noi cosa vogliamo? Vogliamo un prefetto che garantisca noi come città, come italiani e dica basta. Quello che è successo a Gaibanella, avverto il prefetto, succederà anche nelle altre strutture. E avverto i proprietari privati che decidono di essere complici di un meccanismo che è una macchina da soldi che noi protesteremo. Faremo gesti eclatanti, duri e legali, però ci opporremo”, conclude Lodi.

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