Cronaca
19 Giugno 2016
I tafferugli sono partiti da via Porta Catena fino a viale Belvedere. Decine di segnalazioni da residenti impauriti

Maxi rissa con almeno 50 persone in zona Gad: terrore a Ferrara

di Redazione | 2 min

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rissa grattacielo 8La zona Gad non trova un attimo di pace. Dopo i due accoltellamenti nel giro di 24 ore, è tempo di una maxi rissa che ha coinvolto almeno 50 persone. Diverse decine di nigeriani, divisi in due gruppi contrapposti, si sono trovati con spranghe, bastoni e bottiglie per una resa dei conti che ha il sapore di una vera e propria guerriglia.

I primi tafferugli erano partiti già in tarda serata, verso le 19, in via Porta Catena, vicino al Palapalestre. I due gruppi, stando alle prime ricostruzioni, si erano trovati lì con ovvi intenti bellicosi.

Se hanno desistito dal proprio intento è solo merito delle forze dell’ordine. Proprio in quel momento, infatti, stavano passando le volanti della polizia di Stato e dei carabinieri per il tradizionale pattugliamento della zona.

Ma non è bastato il raid serale per seppellire l’ascia di guerra. Se la prima rissa è andata a vuoto, è invece andato a buon fine il secondo tentativo. Le decine di persone presenti hanno iniziato a fare a botte e a colpirsi con spranghe, bastoni e bottiglie. Un uomo, preso a bottigliate, è rimasto ferito in maniera non grave.

All’arrivo di una volante della polizia è partito il fuggi fuggi generale verso viale Belvedere. Il duplice scontro e la conseguente fuga sono stati visti da diversi residenti e passanti che, richiamati dalle urla degli aggressori, hanno assistito terrorizzati alla scena: un’onda di immigrati che si rincorrevano tra loro, urlando e cercando di azzuffarsi ancora e ancora.

Decine e decine di segnalazioni sono giunte alle forze dell’ordine, tutte chiamate da parte dei residenti che hanno seguito la vicenda e non nascondono il proprio terrore per quello che sta accadendo in città.

Il timore, dopo gli ultimi violenti accadimenti come i due accoltellamenti, è che dietro ci sia qualcosa di molto più grande che una ‘semplice’ battaglia per il controllo del territorio.

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