“Sullo stop all’Expo comacchiese cala l’ombra della ritorsione politica. Quella del Nuovo Consorzio Lido delle Nazioni era un’ottima idea, che pare essere naufragata – per stessa ammissione del sindaco – a causa di un dissidio politico sollevato dallo stesso Marco Fabbri. Se così fosse sarebbe un precedente gravissimo. Un sindaco dovrebbe preoccuparsi del bene del suo territorio non di punire chi non la pensa come lui”.

Lo dice il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri, segretario della Lega Nord di Ferrara, che manifesta la sua “solidarietà” a Gianni Nonnato, presidente del Nuovo Consorzio Lido delle Nazioni, che si è visto negare l’autorizzazione all’Expo. “Ogni evento di buon senso pensato nell’interesse dei Lidi, come è il caso dell’Expo, dovrebbe essere accolto con favore e collaborazione da un’Amministrazione di buon senso. Invece a Comacchio assistiamo a minacce o ritorsioni di carattere politico, che ci riportano tristemente ad altri tempi. Non ricordo un Marco Fabbri di questo tipo, evidentemente il suo equilibrio politico è cambiato negli ultimi anni. Piuttosto che fare sceneggiate, il sindaco si preoccupi, una buona volta, della lotta agli abusivi, della tutela della pesca e del commercio, della costa.

È un fatto gravissimo che abbia negato la possibilità a un Consorzio di organizzare manifestazioni solo perché i suoi associati non sono delle stesse idee politiche del sindaco. Marco Fabbri dovrebbe ringraziare tutti coloro che – nonostante la tassazione insostenibile, la Bolkestein e gli sgambetti dell’Europa – scelgono comunque di investire, nell’interesse di tutti. Il sindaco porti quindi rispetto e si scusi per i toni sguaiati e decisamente inopportuni che ha utilizzato”.