Attualità
6 Febbraio 2016
I verdi contro lo sgombero 'soft' proposto dall'amministrazione. "Occupanti non meritano assistenza ma rimpatrio forzato"

Palaspecchi, la Lega invoca il ‘metodo naomo’

di Elisa Fornasini | 2 min

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SIT IN LEGA NORD PALAZZO DEGLI SPECCHI 21Un tour all’interno del Palaspecchi per portare cittadini e politici a ‘toccare con mano’ il degrado della struttura di via Beethoven. È quello che la Lega Nord propone domani, sabato 6 febbraio alle 15, per sollecitare ancora una volta lo sgombero e la bonifica dell’area attorno al centro direzionale.

Al sopralluogo, supervisionato dalle forze dell’ordine, parteciperanno il capogruppo regionale del Carroccio Alan Fabbri, l’europarlamentare verde Lorenzo Fontana e il consigliere comunale Giovanni Cavicchi. Ad appoggiare la battaglia della Lega ci sarà anche Forza Italia, rappresentata da Paola Peruffo e Cristiano di Martino.

“Sarà un’importante manifestazione di protesta attiva – anticipa il responsabile sicurezza e immigrazione Nicola Lodi – dopo il termine ultimo di sgombero, scaduto il 31 dicembre, e il progetto di riqualificazione presentato dall’amministrazione il 31 gennaio. Le promesse sbandierate da Tagliani sono rimaste per aria: dopo una settimana dall’annuncio, la vigilanza non si è ancora vista e il palazzo è ancora pieno di abusivi”.

Per contrastare questa occupazione, i leghisti bocciano la proposta di uno sgombero ‘soft’ e invocano l’uso del ‘metodo naomo’. “Osteggeremo con tutte le nostre forze l’intervento dell’Asp perché chi vive là dentro, ha rovinato questo palazzo e non merita di ricevere assistenza dai servizi sociali – commenta Lodi -. Nessun centesimo di denaro pubblico deve essere speso per chi delinque, l’unica soluzione è il rimpatrio forzato. Lo sgombero si può e si deve fare, se Tagliani ora addita come scusa il ricorso al Tar, racconta l’ennesima balla e noi non gli crediamo più. È anche il momento di pignorare l’immobile, visto che Parnasi deve una cifra altissima al Comune, il Comune può riappropriarsi di questa struttura”.

Nel mistero del Palazzo degli Specchi spunta anche il “ricatto”, così definito da Cavicchi, del progettista Roberto Mascellani. “Non siamo alleati con l’ingegnere Mascellani – interviene il consigliere leghista –; lui fa la sua lotta ma noi non siamo interessati all’abbattimento del palazzo quanto al suo sgombero, bonifica e messa in sicurezza. La condizione igienica dell’immobile e dell’area circostante è allarmante, bisogna intervenire subito per ristabilire ordine, decoro e pulizia in una proprietà privata che ora è alla mercé di tutti”.

“Tagliani gioca col fuoco – rimarca Lodi -, dentro al Palaspecchi ci sono segni di focolai che dimostrano principi di incendio. Dobbiamo aspettare che scoppi un incendio prima di intervenire? Vogliamo subito lo sgombero, il risanamento, la pulizia e la vigilanza promessa!”. Richieste che verranno ribadite, per l’ennesima volta, al sit-in di domani pomeriggio.

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