Economia e Lavoro
17 Dicembre 2015
Per la presidenza individuata l'ex presidente del tribunale di Milano Livia Pomodoro

Carife, i nomi del cda della bad bank

di Redazione | 2 min

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carifenew 2015 3Sarà Livia Pomodoro, presidente del tribunale di Milano fino allo scorso febbraio, il presidente della bad bank che raccoglierà i crediti deteriorati di Carife, Banca Marche, Popolare dell’Etruria e CariChieti. Pomodoro è esperta di diritto fallimentare e dei minori (fu presidente per 15 anni del tribunale dei minori di Milano) e nella sua carriera ha avuto vari incarichi istituzionali.

A rivelare il nome è il quotidiano Il Messaggero che riporta anche i nomi del futuro amministratore delegato della società – chiamata Rev – e dei consiglieri: si tratta di Claudio Corsini (ex ad della Cassa di Asti) e Marcella Villa (che gestì i crediti anomali di Capitalia e Unicredit). Il quotidiano romano rivela anche il nome del presidente del collegio sindacale che sarebbe stato individuato in Giustino Di Cecco, docente all’Università Roma Tre. Nelle prossime ore le nomine dovrebbero essere formalizzate con l’accettazione degli incarichi.

La bad bank avrà in pancia 1,5 miliardi di crediti anomali, un valore pari al 17,6% di quello originario (8,5 miliardi), ed è stata dotata di 140 milioni come capitale minimo per poter operare. Il compito sarà quello di vendere gli asset, possibilmente a un valore superiore: i guadagni però non andranno a ripianare le perdite di azionisti e obbligazionisti subordinati (che alla luce del decreto salva-banche perdono ogni diritto) ma a ‘restituire’ – almeno in parte – il finanziamento erogato dalle altre banche che hanno reso possibile l’operazione.

La bad bank dovrebbe nascere formalmente a gennaio: questo potrebbe comportare che le quattro banche salvate contabilizzino nel proprio bilancio al 31 dicembre i crediti anomali, per poi ‘consegnarli’ alla Rev. La soluzione che verrà adottata sarà però quella di retrocedere tali crediti agli scheletri delle vecchie banche in liquidazione che li terranno in via temporanea, fino alla nascita formale della bad bank.

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