Eventi e cultura
7 Novembre 2015
Il collettivo promuove la tutela del patrimonio Unesco: il primo incontro martedì

La parola ai Caschi Blu della cultura

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Ripensare il comunismo attraverso la cura

Ripensare la tradizione comunista partendo dall’esperienza di dieci anni di impegno di Gian Andrea Franchi e dell'associazione Linea d'Ombra con i migranti della "Rotta Balcanica". È quello che si propone di fare il libro "Per un comunismo della cura", scritto dallo stesso Franchi, che verrà presentato alla Biblioteca Popolare Giardino mercoledì 14 maggio alle ore 18

unnameddi Silvia Franzoni

“Noi siamo un collettivo, un circolo culturale, un gruppo di amici con la passione per l’archeologia”: si presentano così, tra le luci soffuse del Bar Tiffany, i ‘Caschi Blu della cultura’, mentre la mascotte, il cane Poirot, si aggira tra i tavoli.

Il profilo di “un circolo autonomo che vuole organizzare incontri – spiegano – per la tutela del patrimonio culturale” è, lo sottolineano più volte, apartitico e apolitico, anzi, “secondo il principio della sussidiarietà – spiega il prof. Tommaso Mantovani – e della cittadinanza attiva, vorremo essere complementari alle istituzioni”.
Eppure, poiché nella mission dei Caschi Blu è centrale il titolo di Patrimonio Unesco della città di Ferrara, “non escludiamo – continua – di chiedere il patrocinio, perfino il logo dell’organizzazione che ha sede a Parigi”.

In realtà il nome è provvisorio, e il calendario degli incontri non è definito: il primo appuntamento, quello di martedì 10 novembre, alle ore 17.30 presso la saletta Acli di S. Giorgio, permetterà meglio di delineare la struttura del collettivo. L’obiettivo, invece, è chiarissimo: “dare la parola ai cittadini per permettere – interviene Gianna Andrian – la presa di coscienza della bellezza del patrimonio ferrarese, evidenziando la responsabilità del singolo”. Per questo, il pomeriggio del 10 novembre, suona anche come un appello a “chiunque abbia qualcosa da dire – continua – appassionati ed esperti che diano la disponibilità, in modo gratuito, a condividere saperi: patrimonio è anche l’insieme delle conoscenze, che altrimenti si perderebbero”.

Ma non c’è solo la città, questo “bisogna evidenziarlo”. Il centro storico ferrarese (e le Delizie estensi in Provincia) è patrimonio Unesco dal 1995, ma “c’è tutta una serie di aree rurali, diversi ettari – spiega Mantovani – di zone cosiddette cuscinetto (buffer zone) cui è stato esteso il titolo di patrimonio nel 1999: sono aree misconosciute, come quelle a nord-est e nord-ovest della città, che presentano evidenze storico-archeologiche, e che sono da tutelare”. A questi, e ai “beni immateriali dell’umanità, alla tradizione e ai costumi”, si volge l’azione dei Caschi Blu, ovvero “educare e sensibilizzare – precisa Gianna Andrian – alla cultura e alla bellezza”.

La parola, dunque, è datata a chi, attraverso il sapere, si “vuole liberare – spiegano – dalla gabbia della logica”, come ben rappresenta l’immagine simbolo dell’iniziativa, un dettaglio dell’affresco della Fullonica di Veranius Hypsaeus (Pompei). Quella proposta, conclude Daniela Chersoni, è “una reazione della parola in difesa della civiltà”; questo vuole esplicarsi tanto in una reazione “al totale disinteresse – spiega – mostrato dal mondo alla distruzione dell’area archeologica di Palmira, in Siria”, quanto in una denuncia più prossima a noi: l’abbandono che subisce la “via della cultura storica ferrarese, che ospita la Tomba di Ariosto e neppure lo indica: via Scienze è un esempio di realtà stridente; a pochi metri il centro è tutto bello sistemato, lì tutto è invece lasciato a se stesso”.

Qui i contatti del collettivo: tel. 340 5253507, giannaandrian@tiscali.it.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com