L’obbligo di esibizione del permesso di soggiorno per gli stranieri spesso è causa di problemi burocratici di non poco conto – a partire dalla registrazione dei neonati -, e la normativa in materia non è molto chiara. Per questo il consigliere Pd Alessandro Talmelli ha presentato un Odg per ovviare alla situazione, chiedendo al Comune, da un lato, di farsi promotore con i “propri” parlamentari della modifica dell’articolo 6 del testo unico delle norme che riguardano gli stranieri e, dall’altro lato, di non chieder loro l’esibizione del permesso di soggiorno per gli atti di stato civile.

Talmelli pone l’accento sui “neonati fantasma”, ai quali, stante l’incertezza normativa attuale che paralizza gli uffici tra varie interpretazioni e responsabilità conseguenti, si rischia di negare un diritto basilare: quello della registrazione al momento della nascita (e il diritto al nome, alla cittadinanza, e quello ad essere allevato dai genitori), sancito dalla convenzione sui diritto del fanciullo di New York, datata 1989.

Il consigliere punta dunque a far sì che il Comune appoggi la proposta di legge 740, che andrebbe a modificare le parti di oscura interpretazione del testo unico e, nel frattempo, agisca.