Politica
8 Ottobre 2015
Il personale passato da 420 a 367 dipendenti, 2,8 mln per le scuole e 1,5 per le strade

Provincia, un anno dopo la riforma

di Redazione | 4 min

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Esattamente un anno fa Tiziano Tagliani prendeva le redini “di una situazione non facile”, assumendo la presidenza della Provincia di Ferrara. L’ente nel settembre del 2014 “non aveva un quadro di riferimento stabile, da un punto di vista finanziario e dell’organico”. A questo si sono aggiunte le difficoltà di aggiungere un ulteriore impegno istituzionale dal momento che “la gente non ha percepito che la Provincia non esiste più”, nel quadro della riforma istituzionale “che prima finisce meglio è” ha osservato il sindaco di Ferrara. “Il gruppo trasversale di amministratori ha svolto un lavoro unitario in quest’anno” ha aggiunto Nicola Rossi, sindaco di Copparo e vice presidente della Provincia, “che ha consentito di superare anche momenti critici”.

All’orizzonte, la prospettiva e la sperimentazione delle Aree Vaste, avviata in regione che vede Ferrara oggetto di una duplice tensione tra la Romagna per i settori del turismo legati alla costa e al Parco del Delta, e votata ad affratellarsi all’Emilia per i settori legati all’artigianato e all’industria. “Una tensione forte che ipoteticamente avrebbe la città come perno in relazione con Bologna, senza che ci siano certezze di questo assetto sul piano normativo” ha precisato Tagliani. Gli orizzonti aperti dal riordino istituzionale degli enti locali lascia il dubbio al primo cittadino e presidente della Provincia di come si possa conciliare la sperimentazione emiliano romagnola delle Aree Vaste con l’ipotesi del legislatore dell’abolizione delle Provincie. La certezza, per Tagliani e i membri del consiglio provinciale, che sarà ribadita proprio da Tagliani il 13 e 14 ottobre durante la sua relazione sul riordino istituzionale all’Unione delle Provincie d’Italia, è quella di “non permettere la disgregazione o la frammentazione della Provincia, che è già una delle Aree Vaste (secondo quanto stabilito dalla legge 7 aprile 2014 n.56, ndr)”.

Durante la conferenza stampa Tagliani ha esposto il piano di razionalizzazione del personale, passato in quest’anno da 420 a 367 dipendenti, a seguito di pensionamenti, prepensionamenti e mobilità, che saranno ulteriormente ridotti a 187 entro il 31 dicembre 2016, grazie al trasferimento di 116 impiegati alla Regione e 47 attualmente in forze ai centri per l’impiego passeranno probabilmente ad un’agenzia regionale dedicata.

Diversa la situazione della Polizia Provinciale, le cui competenze dovrebbero essere trasferite in parte alle Aree Vaste ed altre alla Regione, per cui Tagliani si augura venga mantenuta “un’unità unica, che presidi il territorio”. Il corpo, che in quest’anno ha comminato sanzioni per circa 3 milioni di euro (2,8 milioni di sanzioni accertate e 1,1 incassate, ndr.), ridurrà i suoi effettivi a 14 a causa di alcuni pensionamenti. La situazione dell’organico e del personale dell’ente locale è complessivamente “più tranquilla” ha sostenuto Tagliani, dal momento che “la maggioranza del personale ha la certezza di trovare una collocazione, verosimilmente in presidi territoriali della regione e nei comuni”.

Il decreto enti locali di agosto ha consentito alla Provincia di approvare il bilancio di previsione per il solo anno 2015 anziché per i consueti tre anni. Lo slittamento dell’approvazione del decreto ha comportato per la Provincia “grosse difficoltà a programmare gli interventi” obbligando gli amministratori a investire esclusivamente su interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria con la conseguente chiusura di ponti e strade bisognosi di interventi urgenti. Il bilancio “chiude in pareggio” ha precisato il presidente Tagliani “nonostante gli investimenti fatti in dodicesimi sulla parte corrente per proseguire la manutenzione di scuole e delle opere infrastrutturali”.

I due aspetti sui quali le spese della Provincia di Ferrara si sono concentrate sono state infatti le scuole e la viabilità. La manutenzione ordinaria e straordinaria delle 34 sedi scolastiche sono costate rispettivamente 230 mila e 268 mila euro, mentre le spese per le utenze delle stesse scuole secondarie superiori ha comportato un esborso pari a 2 milioni e 800 mila euro. “È stato inoltre possibile” ha fatto presente il sindaco di Ferrara “avviare tutte le attività propedeutiche quali appalti ed incarichi professionali per alcune opere che riguarderanno istituti scolastici della provincia i cui cantieri saranno aperti nel prossimo autunno”.

La manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade nell’alto e nel basso ferrarese ha invece assorbito risorse pari a 527 mila euro per il primo e 1 milione 53 mila euro per il secondo settore. D’altra parte “in seguito all’approvazione del bilancio sarà possibile investire altri 730 mila euro per la manutenzione stradale dell’alto ferrarese” ha precisato Tagliani. Le 21 vittime di incidenti stradali sono (9 in meno rispetto all’anno precedente, ndr.) sono “comunque 21 vittime di troppo” secondo il presidente dell’ente locale.

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