Cronaca
21 Luglio 2015
Il frastuono e la colonna di fumo sono stati causati dall'attivazione del disco di rottura per via della pressione eccessiva

Nube al petrolchimico, impianto Versalis in blocco

di Redazione | 2 min

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unnamed-415-e1437479621388-389x400Un forte scoppio è stato avvertito nella tarda mattinata odierna, attorno alle 12:10, nell’area attorno al petrolchimico di Ferrara. Il frastuono proveniva dall’impianto F 10 di Versalis, da cui ha cominciato a innalzarsi una copiosa nuvola di fumo giallo-arancio visibile da tutta la periferia circostante.

L’incidente è stato provocato dall’attivazione del disco di rottura, dopo la quale una una piccola carica esplosiva ha sbloccato i dispositivi di sicurezza per proteggere l’impianto dalle pressioni superiori alla norma che si stavano registrando. Secondo i responsabili alla sicurezza dello stabilimento, il meccanismo di sicurezza si è attivato correttamente e il fumo liberato in aria è il solo effetto visibile del guasto, che non ha provocato “nessuna implicazione alla sicurezza per l’impianto e per il petrolchimico”.

L’Impianto Decimo di Versalis lavora con etilene ad alta temperatura, parte del quale – quando sono scattate le procedure di sicurezza – è stato ‘sfiatato’ nell’atmosfera. Secondo i responsabili del consorzio Ifm, a cui partecipano le aziende del petrolchimico, i livelli di fuoriuscita della sostanza sono in linea con l’autorizzazione integrata ambientale approvata dagli enti pubblici per lo stabilimento. Il vento ha portato i vapori della nube soprattutto verso nord, nella direzione delle campagne del Polesine.

In seguito alle procedure, la squadra interna dei vigili del fuoco del petrolchimico ha effettuato alcune misurazioni dell’aria circostante all’impianto, senza registrare valori fuori dalla norma, e nell’ispezione sui terreni e nel parcheggio dello stabilimento non sono state rilevate polveri di sostanze chimiche depositate a terra. Per osservare i dati dell’aria in evoluzione è possibile controllare il sito della centralina Arpa in corso Isonzo (la più vicina al petrolchimico), che non ha al momento registrato un aumento degli elementi inquinanti.

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