Politica
10 Luglio 2015
Domenica il debutto ufficiale con l'europarlamentare Elly Shlein e via al tesseramento: "Puntiamo al 10%"

I civatiani ci provano, “Possibile” anche a Ferrara

di Redazione | 2 min

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 Sergio Armanino e Mario Castelluzzo

Sergio Armanino e Mario Castelluzzo

È pronto a nascere anche a Ferrara il circolo dei ‘civatiani’ di ferro che aderiscono alla piattaforma “Possibile” del parlamentare ex Pd, domenica 12 il debutto ufficiale con l’europarlamentare Elly Shlein e la presentazione alle ore 20 al centro sociale, culturale e ricreativo Il Parco.

“Non facciamo la spesa da nessuno”, assicura Sergio Armanino, giornalista de La Nuova Ferrara e tra i primi iscritti ferraresi a “Possibile”. Un modo per dire che l’obiettivo non andare a sfoltire gli altri partiti. “C’è la metà della popolazione avente diritto che non vota, è quella a cui ci rivolgiamo”, prosegue Armanino. Si guarda, ovviamente a sinistra: “Civati – afferma Armanino – ha collocato chiaramente Possibile: la sinistra, e non a sinistra di qualcosa”.

Nessun rancore verso i civatiani che sono rimasti dentro al Partito Democratico: “Hanno costituito una corrente di ex civatiani all’interno del Pd, e c’è chi ha deciso di dire basta con le correnti, ma rispettiamo le scelte di tutti, anche perché ci sono delle storie travagliate e di persone che hanno contribuito alla costruzione del Pd quando ancora era Pds, Ds”. Tra i fuoriusciti importanti a Ferrara c’è però un nome che con il Pd ha avuto molto a che fare: Mario Castelluzzo, dal 2009 consigliere provinciale e componente della direzione provinciale e delle assemblee provinciale e regionale, che ora è uno dei fondatori del futuro circolo estense.

Il 12 luglio partirà il tesseramento ‘fisico’ anche a Ferrara – già possibile online – per fare un po’ la conta iniziale in vista dell’incontro nazionale dal 17 al 19 luglio a Firenze e, soprattutto, per la costituzione di un circolo che, spiega ancora Armanino, “dovrà essere composto da almeno 10 persone e da non più di 50”.

“Possibile” parte dunque dal basso, o almeno con una struttura molto semplificata prima che arrivi il 31 ottobre, data di chiusura delle sottoscrizioni dei ‘fondatori’ e il primo novembre, quando la piattaforma assumerà una forma che dovrebbe essere più vicina a quella di un partito vero e proprio.  “Non c’è da aspettarsi che sia tutto facile – spiega il giornalista-fondatore del circolo estense, ma si parte dal basso senza una sovrastruttura nella fase iniziale, anche per evitare che qualcuno possa metterci il cappello sopra”. È anche l’obiettivo elettorale dichiarato non è semplice: “Puntiamo al 10%”.

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