Bondeno. Il digestato messo a disposizione degli orti sociali di Bondeno e proveniente da una delle quattro centrali biogas del territorio continua a preoccupare il Comitato Arianuova ed ora anche l’Unione dei Comitati per l’ambiente e la salute, presieduto da Marco Alberghini.
Lo stesso Alberghini sostiene che il digestato è un rifiuto prodotto con urine animali e sarebbe stato, “al di fuori di qualsiasi regola”, distribuito sul terreno tra verdure già pronte per la tavola. “È molto preoccupante – dice Alberghini – che alcuni “ortolani” abbiano già utilizzato quel digestato, a quanto ci risulta prodotto in violazione delle regole sanitarie, spargendolo direttamente sull’insalata, ignari dei potenziali rischi a cui si sono esposti, vista la potenziale forte carica di batteri patogeni tipica di questo rifiuto”.
L’Unione dei Comitati insieme con il Comitato Arianuova di Bondeno, lo scorso 7 marzo ha chiesto alla Provincia di bloccare immediatamente lo spargimento del digestato prodotto nelle centrali a biogas di Bondeno “perché viene ottenuto senza rispettare la normativa sanitaria nazionale e comunitaria”. “Così risulta – aggiunge Alberghini – dalla documentazione delle quattro centrali a biogas che non mettono in atto ciò che è tassativamente stabilito dal regolamento sanitario nei casi di utilizzo delle urine animali. Le rassicurazioni giunte dalla Provincia di Ferrara – che ha rilasciato l’autorizzazione agli impianti – che tramite la stampa ha minimizzato l’accaduto, arrivando a dipingere il digestato come un buon ammendante, ci fanno temere per la sicurezza sanitaria dei cittadini poiché i possibili effetti di questo rifiuto sono seri e ben documentati”.
“I liquami animali – spiega ancora Alberghini – per poter essere utilizzati nelle centrali a biogas devono essere trattati attraverso procedure ben descritte nel regolamento sanitario, che prevedono l’innalzamento della temperatura fino a 100° C, oltre ad altri controlli prescritti dal regolamento, così da eliminare i batteri patogeni. La tutela della salute dei cittadini deve venir prima della tutela di attività industriali e dei relativi cospicui incentivi pubblici. Per questo ci rivolgiamo ancora una volta alla Provincia di Ferrara, all’Ausl ed anche al sindaco di Bondeno, nella sua qualità di autorità sanitaria locale, chiedendo di rimuovere il digestato dagli orti sociali e bloccare l’attività delle quattro centrali a biogas fino a che non sarà rispettato integralmente il Regolamento Sanitario vigente”.
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