Cronaca
26 Febbraio 2015
I risultati dell'indagine di Ami mostrano un trend costante di passeggeri attestato a 22mila utenti al giorno

Trasporto pubblico sotto la spada di Damocle

di Elisa Fornasini | 4 min

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OLa razionalizzazione del trasporto pubblico locale, che negli ultimi anni ha determinato riduzioni di servizio per 350mila km a causa dei pesanti tagli di trasferimenti statali, non ha portato a un calo del numero di passeggeri: nonostante sia diminuito il numero di corse, infatti, il numero di ferraresi che utilizzano l’autobus rimane sostanzialmente costante. È questo il dato più ‘sorprendente’ emerso dall’indagine saliti-discesi sulle linee urbane presentato questa mattina da Ami, che sfata il luogo comune secondo cui il trend del tpl fosse in calo. Anzi, la sostanziale tenuta del numero di utenti mostra anche un piccolo segno positivo (aumento dei passeggeri dell’1%) a dimostrazione che la razionalizzazione del servizio è stata operata su linee considerati inefficaci, ovvero dove c’era un reale sottoutilizzo dei mezzi. Ma non si tratta certo di una situazione rose e fiori. Come annuncia l’assessore Aldo Modonesi, “siamo arrivati a garantire i servizi minimi, il servizio più ‘tirato’ di così non potrebbe esserlo”. A questo si aggiunge la Legge di Stabilità che inciderà anche sui servizi minimi del trasporto pubblico che, parola dell’amministratore unico di Ami Giuseppe Ruzziconi, “ora sono sotto la spada di Damocle”.

È in questo contesto che si inseriscono i dati dell’indagine di Ami effettuata con cadenza biennale dal 2004 in tre giornate su tutte le corse delle linee urbane e dei ‘supplementari’ scolastici per un totale di 655 corse. Tramite l’impiego di 62 operatori, o sarebbe meglio dire ‘rilevatori’, giovedì 27 e domenica 30 novembre e lunedì 1 dicembre, sono stati contati i passeggeri saliti e discesi in tutte le fermate urbane. Come ricorda Michele Balboni, direttore Ami Ferrara, la scelta di effettuare l’indagine nello stesso periodo dell’anno permette di confrontare meglio i dati ma determina anche perturbazioni casuali delle rilevazioni, ad esempio lunedì 1 dicembre uno sciopero parziale delle scuole con uscite anticipate degli studenti ha determinato un utilizzo inferiore dei supplementari scolastici.

Il dato complessivo dei passeggeri trasportati (servizio urbano ed extraurbano) per il periodo 2003-2014, calcolati secondo i coefficienti regionali, riprende a crescere, passando dai 12.04 milioni del 2011 ai 13.54 milioni del 2014. Venendo più strettamente all’indagine saliti-discesi sul servizio urbano, si evidenzia che oltre 22mila cittadini utilizzano il bus in città in un giorno feriale medio, un valore sostanzialmente costante da anni. Tra le conferme anche le linee portanti che rimangono la 11 (123 corse per 6287 passeggeri con una media di passeggeri per corsa del 51,11), la 6 (100 corse per 4774 passeggeri per una media di 47,74) e i supplementari scolastici (89 corse per 4647 passeggeri per una media di 52,21). In particolare la 6 è la linea che cresce di più grazie al collegamento con la stazione e con l’ospedale, le cui due fermate di Cona totalizzano una media di 1500 passeggeri al giorno.

Per quanto riguarda i casi ‘estremi’ (autobus che trasportano solo l’autista o oltre 100 persone), su 530 corse effettuate e rilevate, soltanto 7 il lunedì e 6 il giovedì non hanno nessun passeggero e quelle con meno di 6 utenti sono il 6% del totale mentre “i casi di sovraffollamento sono da tenere monitorati ma non si tratta di un fenomeno esplosivo”. A parlare è Modonesi che mette in luce che a concorrere al mantenimento di questi numeri è anche il ruolo finanziario degli enti locali: oltre ai contributi di tutti i Comuni e il contributo ‘storico’ di 300mila euro da parte del Comune di Ferrara, quest’ultimo ha aggiunto 100mila euro per garantire e potenziare il servizio da e verso Cona. Tra gli aspetti con margini di miglioramento anche il rapporto vetture-carico della domenica che ‘piange’ una media di sole 16-17 persone.

Se da una parte l’Emilia Romagna è tra le 4 Regioni (insieme a Veneto, Toscana e Lombardia) che, avendo fatto nel 2013 un piano di riorganizzazione del trasporto, sono le uniche risultate con un saldo positivo nel 2014; dall’altra parte l’area vasta sui trasporti è già una certezza. Il rinnovo del contratto di servizio con Tper, infatti, scadrà alla fine del 2019 per preparasi successivamente a un’unica gara di appalto tra Ferrara e Bologna.

 

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