Bondeno. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale numero 21 del 18 febbraio, del bando per la ricostruzione dell’ospedale “Fratelli Borselli” segna un punto di svolta, per il capogruppo della Lega Nord in Regione, Alan Fabbri, nella vicenda del presidio sanitario matildeo.

«L’ospedale Borselli – spiega Fabbri – è una priorità per tutto il territorio dell’Alto Ferrarese, un riferimento per un bacino di utenza molto ampio, per l’offerta poliambulatoriale specialistica, i posti letto di interesse sociosanitario, l’ospedale di comunità e la Casa della Salute. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, che premia la pazienza e l’attaccamento con cui ci si è battuti negli ultimi due anni e mezzo, affinché la Regione e l’Ausl di Ferrara dessero un segnale forte ai cittadini.»

E’ di circa un mese fa, l’interrogazione (una delle prime dopo l’insediamento in consiglio regionale) con cui Fabbri chiedeva di accelerare i tempi al nuovo vertice dell’ente commissariale. Il quale, prima dell’avvicendamento tra Vasco Errani e Stefano Bonaccini, «ha stanziato 11,5 milioni di euro per il consolidamento e la costruzione della nuova clinica antisismica dell’ospedale di Bondeno. Quello che ho sempre chiesto da sindaco e ora chiedo in veste di capogruppo della Lega Nord era di stabilire al più presto una “time-line” dell’inizio della ricostruzione.»

Mentre, nella gestione del transitorio, quasi tutte le specialistiche sono tornate attive al Borselli, dove funziona anche la medicina di gruppo e dove è tornato, da fine dicembre, anche il servizio Cup, la ricostruzione sarà un impegno importante. Per realizzare, a regime, «una struttura antisismica nell’ala est (dove verranno abbattuti dei corpi di fabbrica lesionati dal sisma; ndr) – spiegava Fabbri nella sua interrogazione in Regione – in tre piani, con circa 600 metri quadri disponibili per piano. Qui verranno convogliati i servizi attualmente ristabiliti nell’ala ovest, mentre dal recupero e consolidamento del corpo centrale di villa Dazio nasceranno al piano terra i servizi per l’accoglienza e l’accettazione, la riabilitazione fisiatrica e la diagnostica per immagini. Al secondo piano, troveranno spazio i servizi per l’ampliamento dei servizi di degenza di interesse sociosanitario, infine, al terzo piano, ci sarà il ripristino della sala riunioni e degli studi professionali e amministrativi.»

Lo sblocco dei lavori consentirà di «far ripartire una struttura sanitaria strategica per tutto il Distretto Ovest di Ferrara.»