Cronaca
11 Giugno 2014
Chiesti patteggiamenti e riti abbreviati. Contestate centinaia di cessioni

Eroina anche a minorenni, 19 in tribunale

di Ruggero Veronese | 3 min

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admin-ajaxCentinaia di cessioni di eroina e cocaina, anche a minorenni, da parte di una lunga lista di presunti spacciatori che dovranno rispondere alle dure accuse mosse dalla Guardia di Finanza e dal pm Alberto Savino. Si è aperta nel tribunale di Ferrara l’udienza preliminare che vede 19 persone accusate di spaccio di droghe pesanti verso decine di consumatori ferraresi. Uno smercio di sostanze che vedeva all’opera sia giovani pusher di diversa nazionalità (tunisina, nigeriana, italiana, etiope, ucraina e pakistana) che ben più ‘navigati’ professionisti del mondo degli stupefacenti, alcuni dei quali già noti sulle cronache giudiziarie e attualmente in carcere per analoghi reati.

Il panorama che esce al termine della prima udienza preliminare è quello di uno scenario di sfruttamento della dipendenza da eroina e cocaina, sulla quale i presunti spacciatori avrebbero fatto leva incontrando per decine di volte gli stessi clienti per i rifornimenti delle costose quanto distruttive sostanze. Come nel caso Di Mounir Al Aquay, 38enne tunisino al quale la procura contesta oltre 390 episodi di spaccio di eroina, 50 dei quali indirizzati verso lo stesso minorenne nei tre mesi tra il febbraio e il maggio 2012. Una serie di reati reiterati (oltre che recidivi) portati alla luce dalle indagini della guardia di finanza, che quando lo sorprese all’opera lo trovò in possesso di ben 90 grammi della stessa sostanza, in parte già confezionata e pronta per essere distribuita.

Il ‘giro’ dei clienti appariva assai consolidato, a giudicare dalla frequenza degli episodi e dal fatto che la clientela si rifornisse quasi indistintamente dall’uno o dall’altro dei 19 – per il momento ancora presunti – pusher della piazza ferrarese. I fatti al centro dell’inchiesta si sviluppano dall’inizio del 2012 fino ai primissimi mesi del 2013, anche se è tra la primavera e l’autunno 2012 che il business del giro di spaccio – almeno da quanto emerso dalle indagini – registra un vero e proprio boom. E non mancano alcuni nomi già invischiati in una recente inchiesta delle fiamme gialle, quella che nel settembre del 2011 fece emergere un grosso giro di spaccio nelle discoteche e nei locali notturni ferraresi e che portò al sequestro di 1,8 kg di hashish, 176 grammi di cocaina, 64 grammi di eroina, 14 di marijuana, 91 pastiglie di ecstasy, 24 dosi di anfetamine e alcuni millilitri di ketamina. Ritorna infatti come uno dei principali indagati il cittadino etiope – ma di chiara origine italiana – Alessio Giacomo Ricciardi, 54 anni e oltre 20 episodi di spaccio di cocaina contestati (per un totale di oltre 200 grammi). Un’attività che teneva in piedi rifornendosi da Ramzi Ben Mongi Ajroudi e Peter Ikhkhma, anch’essi al centro della stessa indagine delle fiamme gialle per cessioni di rispettivamente 60 e 120 grammi di ‘polvere bianca’.

Ma tra gli imputati principali spiccano anche il 35enne tunisino Refki Said, attualmente detenuto nel carcere di San Vittore, a cui vengono contestate oltre 171 cessioni di eroina, nelle piazze di Ferrara e Galliera. O il 41enne tunisino Sofiene Hammami, che secondo la procura avrebbe distribuito eroina in oltre 70 occasioni con dosi già preconfezionate per la vendita. Tra gli altri imputati per cessioni della stessa, distruttiva, sostanza compaiono anche Houssine Kalbussi, 60enne tunisino attualmente detenuto a Ferrara, il 35enne tunisino Naim Chalghoumi, Hassan Bilal, 28enne pakistano accusato di aver fornito droga ad altri imputati, il 38enne tunisino Sabeur Ouerghi e la 37enne ferrarese Isabella Squerzanti.

Per quanto riguarda lo spaccio di cocaina, gli altri imputati sono il 22enne nigeriano Sebastine Joe, Sylvester Ikiarakhale, 25  anni dalla Nigeria, il 63enne bondenese Alì Tassi, la 22enne ucraina Irina Fomina, il 29enne tunisino Ilies Trabelsi, il 36enne nigeriano Annaewr Krese e il suo connazionale 26enne Sancra Nwachokor. Al termine della sessione il gip ha rimandato l’udienza di qualche giorno, periodo durante il quale verranno valutate le istanze di patteggiamento e rito abbreviato proposte da alcune delle difese. E si conoscerà con precisione l’ammontare delle prime condanne emanate dal tribunale.

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