Politica
9 Maggio 2014
Il candidato di Valori di Sinistra contro la nuova geotermia e le politiche Hera: 'Serve nuovo piano regionale dei rifiuti'

Fornaro: “Spegnere l’inceneritore è possibile”

di Ruggero Veronese | 3 min

Leggi anche

Fratoianni e Bonelli con Anselmo “per costruire una Ferrara migliore”

“Uniti si vince, divisi si riconsegna questa città alla destra”. È questo il monito di Angelo Bonelli, deputato alla Camera con Alleanza Verdi e Sinistra, che insieme al leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha incontrato Fabio Anselmo nella sede elettorale di piazza Cacciaguida

Carabiniera morì in un frontale, 49enne centese finisce a processo

Per l'incidente mortale in cui perse la vita Emily Vegliante, la carabiniera di 22 anni di San Giovanni in Persiceto, il gup del tribunale di Ferrara ha rinviato a giudizio O.C., il 49enne al volante della Peugeot 3008 che si schiantò frontalmente con la Fiat Punto su cui la giovane stava viaggiando insieme a un collega, il 38enne P.D.M. che era alla guida dell'automobile, anche lui rimasto gravemente ferito, senza però fortunatamente conseguenze letali

Arma rubata ai carabinieri. Presa per dispetto e gettata nella spazzatura

. Rubati per un 'semplice' dispetto, gettati nell'immondizia e poi andati distrutti durante le operazioni di smaltimento dei rifiuti. Avrebbero fatto questa fine la mitraglietta M12 e i 180 proiettili che, nella nottata tra lunedì 26 e martedì 27 febbraio, un 65enne di Argenta aveva sottratto a una pattuglia dei carabinieri, mentre i militari erano impegnati a sedare una lite in famiglia a San Nicolò

Truffavano ‘giocando’ sui sentimenti. Fanno scena muta davanti al giudice

Finiti nei guai dopo la maxi-operazione coordinata dalla Procura di Palermo, che ha portato a scoperchiare un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa estesa in tutta Italia, i due fratelli di nazionalità nigeriana, che nei giorni scorsi sono stati arrestati a Ferrara, hanno scelto la via del silenzio

unnamed (3)“Secondo i dati di Hera, con la costruzione della nuova centrale geotermica l’apporto dell’inceneritore nel sistema di riscaldamento sarà del 34,5%: più di un terzo. Ciò vuol dire che nessun sindaco sarà più in grado di spegnere il termovalorizzatore, se non a costo di lasciare al freddo i suoi cittadini”. Si fonda su un’equazione tanto semplice quanto efficace il secco no al progetto della nuova centrale “a finta geotermia” di Malborghetto di Giuseppe Fornaro, candidato sindaco per la lista “Valori di Sinistra”. Che non a caso, per esporre il suo pensiero e i suoi progetti ambientali, sceglie un luogo come il centro sociale Il Melo: a pochi metri dal discusso Asilo del Salice (costruito in un’area a lungo indicata come contaminata da cvm) e non lontano da quel Parco Urbano in cui  la nuova centrale potrebbe vedere la luce.

La serata segna l’alleanza, se così si può dire, tra il candidato della sinistra ferrarese e gli attivisti di Malborghetto – in primis Marco Piva, fondatore del comitato FerrAria Salute -, che intervengono e sono invitati più volte a parlare al microfono dallo stesso Fornaro. Il cui obiettivo è dichiarato fin dal principio: “Bisogna far capire alla città – afferma il candidato sindaco – che i problemi legati alla nuova centrale non riguarderanno solo Malborghetto, ma tutti i cittadini  il territorio per i prossimi decenni”. Una affermazione che per Fornaro vale sia sul piano economico che su quello della salute.

Il candidato sindaco comincia esponendo i dati tecnici forniti dalla stessa Hera, secondo cui attualmente l’apporto sul teleriscaldamento della geotermia è del 42%, mentre il 41% viene dall’inceneritore e il resto dalle centraline a gas e da altre fonti. Con la costruzione della nuova centrale la quota proveniente dalla termovalorizzazione scenderebbe al 34,5%, ma in compenso raddoppierebbe il numero di abitazioni (attualmente 22mila) inserite nel circuito del teleriscaldamento, rendendo quindi ancora più indispensabile il calore generato dall’incenerimento dei rifiuti. “Capite che in un progetto di questo genere – afferma Fornaro – il termovalorizzatore diventa il cardine attorno a cui ruota l’intero sistema di riscaldamento. E nessuno potrà più proporne lo spegnimento”.

Una strada senza ritorno, secondo il candidato, soprattutto alla luce dei nuovi regolamenti nazionali e regionali che danno a Hera la possibilità di importare rifiuti da altre province fino a toccare la soglia di ‘smaltimento’ concessa nell’impianto: 130mila tonnellate all’anno. Ed è per questo che secondo Fornaro le prossime decisioni saranno cruciali, se si vuole evitare una situazione di completo monopolio da parte di un gestore. “Dal teleriscaldamento non si torna indietro”, afferma il candidato sindaco parlando degli impianti domestici (non più autonomi dopo l’allacciamento), per poi toccare anche il nodo dello sfruttamento delle risorse: “Le risorse del sottosuolo sono di proprietà dello Stato e chiunque le usi deve pagare canone. Hera paghera una quota annua allo Stato? Il Comune incasserà qualcosa dalle royalties per queste risorse estratte?”. Due temi che Fornaro riassume affermando che “Gli effetti di questo progetto sono da un lato il monopolio su rete di riscaldamento, dall’altro l’uso privatistico di una risorsa comune”.

Ma qual è la giusta strada da seguire per non soccombere nell’ormai consueto braccio di ferro tra cittadini e gestori dei servizi pubblici? Fornaro non ha dubbi: “Vogliamo andare verso uno spegnimento dell’inceneritore, favorendo una raccolta differenziata intensiva e porta a porta che porterebbe anche alla creazione di numerosi posti di lavoro. Non è una cosa che si può fare all’indomani dell’elezione, semplicemente girando una chiavetta, ma è un obiettivo possibile. Serve la volontà politica per una modifica al piano regionale dei rifiuti, ma per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di creare una rete con tutti i sindaci sulla nostra stessa linea d’onda, a partire da Pizzarotti”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com