Meis. Il 17 maggio apertura notturna e laboratorio a Casa Niccolini
Doppio appuntamento sabato 17 maggio con le attività del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
Doppio appuntamento sabato 17 maggio con le attività del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
Un viaggio straordinario tra arte, storia e tecnologia prende vita nel cuore della città estense. Dopo un meticoloso lavoro di restauro durato due anni, gli affreschi della chiesa tornano alla luce
Doppio appuntamento nel fine settimana con il teatro contemporaneo: venerdì 16 il progetto itinerante Strada Maestra dal Fienile all’Impianto Idrovoro di Baura, domenica 18 arriva la compagnia Kepler-452 con Album
Sabato 17 maggio 2025, alle ore 16.30, appuntamento ai piedi dell'argine del Po, in via Palantone a Porporana, per assistere allo spettacolo itinerante e site-specific La memoria dell’acqua, di Officina Teatrale A_ctuar, dedicato alle storie del Grande Fiume, alla sua fantasia e alle sue incredibili ricchezze storiche e naturali
Il prossimo 22 maggio, il prestigioso Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara sarà il palcoscenico di un evento internazionale di eccezionale rilievo: i Top 60 Masters Awards 2025, conosciuti a livello mondiale come “Gli Oscar delle Arti Visive”
Martedì 29 ottobre alle 17, nella sala conferenze di palazzo Bonacossi (via Cisterna del Follo 5), su iniziativa dell’Istituto di Studi Rinascimentali dei Musei comunali d’Arte Antica e Storico Scientifici verranno presentati i due volumi di “Lettere degli ambasciatori estensi sulla guerra di Otranto (1480-81) / Trascrizioni ottocentesche conservate a Napoli, a cura di Hubert Houben” (Galatina, Congedo Editore, 2013). Oltre al curatore interverranno alla presentazione il direttore dell’Istituto di Studi Rinascimentali Marco Bertozzi e Giovanni Ricci, già docente di Storia moderna all’Università di Ferrara e autore di numerosi saggi sugli scontri e incontri tra l’Italia rinascimentale e il mondo ottomano.
Hubert Houben, docente di Storia medievale nell’Università del Salento (Lecce), nell’introduzione al primo volume illustra l’importanza dei dispacci degli oratori del Ercole I d’Este, duca di Ferrara, per la storia della guerra di Otranto, seguita all’occupazione turca della città portuale salentina, ubicata di fronte all’albanese Valona (Vlorë), già precedentemente conquistata dalle truppe ottomane. Le lettere redatte dagli ambasciatori estensi residenti a Napoli, Roma, Firenze, Milano e Venezia, permettono di seguire le difficili trattative per unire le forze cristiane in una lega antiturca – di cui faceva parte anche Ercole I d’Este, genero di Ferdinando I d’Aragona, re di Napoli, che capeggiava questa lega – ma anche lo svolgimento della guerra per la riconquista di Otranto e i negoziati per la resa degli occupanti ottomani.
Trascrizioni di tale corrispondenza, custodita nell’Archivio di Stato di Modena e in gran parte inedita, intorno al 1880 furono inviate alla Società Napoletana di storia patria. Questo tipo di resoconti epistolari ha trovato l’interesse della storiografia più recente a causa della sua immediatezza, in un certo senso paragonabile a quella della moderna pubblicistica che riporta fatti, opinioni e voci. Di particolare interesse è il ruolo svolto dall’oratore estense a Napoli, Nicolò Sadoleto, che nell’aprile 1481 fu inviato da Ferdinando I a Valona per avviare trattative segrete con il conquistatore di Otranto, il pascià turco Gedik Ahmet.
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