Cronaca
5 Ottobre 2013
Dalla Fp-Cgil: "Da due anni non si sa con chiarezza chi fa che cosa"

Servizio psichiatrico territoriale: “Manca organizzazione”

di Redazione | 2 min

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Marco BlanzieriLa Fp Cgil, per bocca di Marco Blanzieri e Angela Alvisi denuncia la mancanza di organizzazione all’interno del servizio psichiatrico territoriale di via Ghiara.

“È il più importante punto di riferimento all’interno del comune di Ferrara per le persone che soffrono di problemi di salute mentale -affermano i due-. Vi lavorano dentro più di 50 persone che quotidianamente lottano per erogare servizi che riteniamo essere fondamentali per garantire condizioni di vita migliori agli utenti che ad esso si rivolgono. Lottano, riteniamo sia la parola giusta, perché da due anni ormai non vi è una organizzazione ben definita e codificata che permetta di sapere con chiarezza chi fa che cosa”.

La questione nascerebbe, come raccontano dalla Funzione pubblica “dalla chiusura della sede di via Mura di Porta Po che ha comportato il trasferimento in via Ghiara degli operatori di quella sede. Tra l’altro tale chiusura è stata ‘subita’ in quanto ha comportato la scomparsa di un importante presidio territoriale. Successivamente fu proposta una riorganizzazione complessiva di tutto il servizio che tuttavia non ha mai visto la luce per svariati motivi e che ancora oggi, a parte gli ovvi risultati economici, non ha prodotto quel necessario cambiamento che tutti si aspettavano per migliorare la qualità dell’offerta sanitaria”.

“Il punto è questo -spiegano Alvisi e Blanzieri-: non basta il pareggio di bilancio, serve anche un servizio efficiente e di qualità. Noi come Cgil, noi come lavoratori ci abbiamo messo la faccia e continuiamo a mettercela tutti i giorni e non possiamo accettare solo risultati economici, rientri di bilancio e niente altro. Serve organizzazione, efficienza e qualità e riteniamo paradossale che questa esigenza venga messa in campo solo da chi lavora e da chi rappresenta il lavoro. Quale azienda privata si può permettere di lavorare senza organizzarsi? Serve rispetto per gli utenti e per chi lavora per garantire i servizi; così non va, cari direttori. Alle persone -concludono- serve una sanità senza debiti ma anche un servizio efficiente. Sono due condizioni per noi imprescindibili”.

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