Sport
2 Settembre 2013
Bulgarelli polemico con il Comune: “Non fa la propria parte”

Palasport chiuso per chi non si chiama Mobyt

di Redazione | 3 min

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“A partire da lunedì 9 settembre il PalaMIT2B resterà chiuso, con tutti gli impianti e le utenze spenti, per qualsiasi società al di fuori della Pallacanestro Ferrara. Sarà impossibile quindi disputare gli allenamenti e le amichevoli già programmati. Verrà invece garantito, come da convenzione, lo svolgimento dell’attività agonistica ufficiale. ”. L’annuncio arriva da Fabio Bulgarelli, presidente della Mobyt, società che, secondo una convenzione stipulata con il Comune di Ferrara nel 2012,  ha in gestione il Palazzetto dello sport di piazzale Atleti azzurri d’Italia.

Tutto si inserisce infatti in una battaglia ingaggiata dalle due maggiori società sportive ferraresi, Spal e Mobyt, con il Comune in cui le prime due lamentano le pessime condizioni degli impianti sportivi a loro affidati -l’ormai ex PalaCarife e il ‘Paolo Mazza’- accusando il Comune di non fare la propria parte per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria a esso affidati per via contrattuale. Quest’ultimo avrebbe anche risposto, con una lettera di Luca Capozzi, dirigente del Settore lavori pubblici e mobilità che ha, nella sostanza, rispedito le accuse ai mittenti, ricordando ad entrambi che il Comune stesso distribuisce alle due società dei contributi (100 mila euro annuali) per l’effettuazione delle attività di gestione loro spettanti.

Si arriva così alla giornata di domenica con la Spal colpita dalla sfortuna mentre era intenta a portare a casa la prima vittoria del campionato e il presidente della Mobyt che rilascia un comunicato stampa che sembra nascondere una provocazione, un invito al Comune -ma anche alle altre società- a fare di più. “Più volte è stata segnalata per vie formali e informali, nonché a mezzo stampa, al Comune di Ferrara l’impossibilità da parte della Pallacanestro Ferrara di ottemperare a tutte le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione attraverso il contributo economico che il Comune stesso destina alla Società”, si legge nella nota diffusa da Bulgarelli, che ricorda come la società da lui presieduta “si è fatta onere delle spese aggiuntive con un costo maggiore nel bilancio della Società quantificabile in qualche decina di migliaia di euro” in un momento però di crisi e recessione per tutti i settori produttivi e in cui anche le istituzioni, come il Comune, fanno fatica a trovare risorse, rendendo così difficile compensare l’ammanco. Ecco la soluzione, il cui prezzo da pagare, per lo sport ferrarese, è però alto:  “ci faremo carico di tutte le spese ordinarie e straordinarie necessarie affinché l’impianto sia utilizzabile in piena sicurezza e garantisca l’assoluta incolumità per addetti ai lavori e spettatori -ma, continua la nota- i maggiori costi così sostenuti dalla Pallacanestro Ferrara andranno quindi a scapito dell’attività sportiva all’interno del Palasport”.

Così “in un’ottica di risparmio delle risorse”, e di “dolorosa ma necessaria spending review”, da lunedì 9 settembre e per tutta la durata della convenzione (altri due anni) partirà il divieto di utilizzare il PalaMIT2B per le altre società sportive che vi facevano affidamento (la Bonfiglioli e la KaGroup 4Torri del volley), a meno che queste ultime non siano in grado di trovare soluzioni e risorse alternative per ripristinare la normalità. Una mossa piuttosto drastica che appare strategica per Bulgarelli: “auspicando che questo gesto, sicuramente lesivo degli interessi comuni dello sport ferrarese e che rischia di alterare gli ottimali rapporti con le società che fanno attività al Palasport, possa sollevare in modo ancora più ampio e collettivo il problema dell’utilizzo degli impianti sportivi cittadini, con umiltà e buon senso siamo disponibili a qualsiasi incontro, privato, pubblico, istituzionale, al fine di risolvere queste criticità”.

La palla passa ora nelle mani del Comune e delle altre società sportive, ma il gioco sembra essere nelle mani della Mobyt.

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