Economia e Lavoro
18 Luglio 2013
Oltre 3.400 controlli e 12,5 milioni di euro già incassati in tutta la regione

I ferraresi evadono oltre 2 milioni di euro

di Redazione | 3 min

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admin-ajax (1)Oltre 3 mila 400 accertamenti eseguiti e 12,5 milioni di euro incassati (che salgono a 15,5 se si considerano anche le rate da versare su accertamenti già chiusi), dal 2009, anno di inizio della collaborazione. Questi i numeri dell’alleanza tra Agenzia delle Entrate Emilia-Romagna, Anci e comuni nella lotta all’evasione fiscale.

Le segnalazioni trasmesse dai 279 comuni aderenti hanno consentito di accertare un’evasione di quasi 46 milioni di euro. Nel 77% dei casi gli accertamenti innescati dalle segnalazioni comunali sono stati chiusi con l’accordo del contribuente, a dimostrazione del buon livello qualitativo dei controlli.

La maggiore imposta accertata. In regione il municipio-leader per evasione accertata è Reggio Emilia, le cui segnalazioni hanno fatto emergere una maggiore imposta di 5,5 milioni di euro; seguono Bologna (4,4 milioni di euro), Modena (2,8 milioni di euro) Ferrara (2,1 milioni di euro) e la “piccola” Formigine (2 milioni di euro). Tra le new entry si segnalano anche Savignano sul Rubicone (1,5 milioni di euro) e San Cesario sul Panaro (1,1 milioni di euro). A livello provinciale guida Modena, con 13,6 milioni di euro di maggiore imposta accertata, che precede Reggio Emilia (8,6 milioni di euro) e Bologna (7,4 milioni di euro).

Gli ambiti più proficui. La maggiore concentrazione di segnalazioni si registra nell’ambito “proprietà edilizia e patrimonio immobiliare” (53% delle segnalazioni totali): da rendite catastali e affitti non dichiarati provengono 9 milioni di evasione accertata. È pero il settore “urbanistica e territorio” il campo di intervento più proficuo: le segnalazioni sulle operazioni di speculazione edilizia hanno fatto emergere una maggiore imposta di 17,2 milioni di euro (38% del totale), nonostante un numero di segnalazioni relativamente basso (2.559, pari al 12% del totale). Molto redditizie anche le segnalazioni sui “finti poveri”, contribuenti che manifestano un tenore di vita in palese contrasto con i redditi dichiarati, con 12,5 milioni di euro accertati (27% del totale); significativa, infine, l’evasione scoperta nel settore “commercio e professioni”, in particolare a carico di soggetti che svolgono attività commerciali dietro lo schermo di un’associazione (6,6 milioni di euro, pari al 14% del totale).

Cosa entra in cassa. Sotto il profilo delle somme da destinare ai comuni, i municipi che registrano gli incassi più consistenti sono Bologna (2,6 milioni di euro), Cesena (1,1 milioni di euro) e Formigine (874mila euro). Tra le province, i proventi della collaborazione con l’Agenzia delle Entrate si concentrano in misura prevalente nei municipi bolognesi (3,63 milioni di euro) e modenesi (3,6 milioni di euro).

A Ferrara il fisco è riuscito a recuperare circa 245 mila euro, poca roba se confrontata con i numeri di Bologna e Cesena, ma i 344 mila euro circa recuperati in tutto il territorio provinciale dicono che è da Ferrara città che arriva il grosso del recupero.  Per quanto riguarda il numero di segnalazioni Ferrara si posizione nella parte bassa della classifica: a fronte delle 1364 segnalazioni provenienti da Bologna e delle 1306 da Rimini, la città estense, ultima fra i capoluoghi di provincia, si ferma a “sole” 302.

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