Investito dall’auto dopo il primo giorno di scuola
Stava tornando a casa dopo il primo giorno di scuola, quando - per cause al vaglio degli inquirenti - un'automobile guidata da un operaio che stava andando al lavoro lo ha investito
Stava tornando a casa dopo il primo giorno di scuola, quando - per cause al vaglio degli inquirenti - un'automobile guidata da un operaio che stava andando al lavoro lo ha investito
Era stato arrestato a settembre 2022 dai carabinieri con l'accusa di aver messo a segno due furti con strappo a Pontelagoscuro, ai danni di donne in bicicletta. Lo scorso novembre, per uno di quegli episodi, era già arrivata una prima assoluzione, e ieri (lunedì 15 settembre) il tribunale di Ferrara ha confermato la stessa decisione anche per l'altro fatto
Un acceso alterco con una prostituta è degenerato in un'aggressione con rapina. È quanto accaduto nel pomeriggio del 23 luglio scorso in via Modena, nei pressi di un bar, dove i carabinieri della Stazione di Villanova sono intervenuti dopo la richiesta di aiuto di un giovane trentenne
Le Volanti della polizia di Stato della Questura di Ferrara hanno arrestato un uomo di 39 anni, gravemente indiziato del delitto di rapina impropria
La Polizia di Stato di Ferrara ha rapidamente identificato l'autore del diverbio scoppiato all'interno di un esercizio commerciale del centro cittadino, conclusosi con l'utilizzo di una bottiglia
“Quando scrivo, mi sento vivo, mi sento libero”. Questa la frase incisa sulla targa che da ieri, venerdì 14 giugno – dopo la cerimonia di inaugurazione – accoglie i collaboratori ospiti del carcere di via Arginone a Ferrara, nei nuovi spazi della redazione, frutto della collaborazione fra l’amministrazione comunale del capoluogo estense e la Casa Circondariale di Ferrara. Tra le diverse iniziative all’interno del carcere, come il teatro, lo sport e altre attività ricreative, artistiche e manuali di vario genere, vi è infatti anche la redazione e la stampa del periodico “Astrolabio – Il giornale del Carcere di Ferrara”, un periodico che descrive attraverso articoli e racconti, scritti principalmente dai detenuti, la realtà vissuta all’interno della struttura.
All’incontro inaugurale sono intervenuti, tra gli altri, la direttrice Carmela Di Lorenzo, l’assessore comunale Chiara Sapigni, rappresentanti delle associazioni e cooperative sociali che operano all’interno del carcere, i sei redattori ospiti della Casa circondariale accompagnati da Iosto Chinelli, esperto di comunicazione informatica, che per conto delle istituzioni segue tutto il progetto.
“Sono felice di inaugurare oggi – ha affermato la direttrice dell’istituto di pena Di Lorenzo – il nuovo tassello di un percorso che vede moti soggetti impegnati nel realizzare questa importante attività culturale. Ringrazio soprattutto Comune e Asp per l’opportunità che da più voce ai detenuti e ci aiuta a rendere il carcere parte integrante della città, dove i detenuti sono parte di essa. C’è tanta sofferenza in carcere ma ci sono anche tante risorse preziose che vanno utilizzate e valorizzate nella prospettiva di un recupero sociale”. Per l’assessore Sapigni “questo progetto, che sosteniamo con un contributo di circa 4mila euro all’anno, consente di far uscire, restituire alla città una parte sconosciuta della comunità. Diamo attenzione e spazio anche a chi ha sbagliato e oggi è qui nella speranza di trovare nuove opportunità di vita. Condividiamo risorse e idee e speriamo di elaborare altre modalità operative comuni. Ringrazio tutti coloro che a vari livelli organizzativi hanno reso possibile questo bel traguardo che ci spinge a continuare a lavorare in questa direzione”.
Particolarmente toccante e significativo l’intervento di uno dei redattori ‘anziani’ della rivista Astrolabio: “Nessuno di noi ha la pretesa o l’illusione di diventare scrittore o giornalista. Abbiamo semplicemente trovato il modo di dare voce ai nostri pensieri, ai nostri sogni e a chi voce non ha più. Desideriamo trasmettere a tutti che essere rinchiusi in un carcere significa perdere sicuramente la libertà ma non l’anima, la dignità, la propria cultura e questo si può dimostrare nella libertà di pensare e di scrivere. Questa esperienza speriamo possa essere utile anche per superare quei luoghi comuni, quei pregiudizi che portano a confondere l’uomo, la persona con la propria storia giudiziaria”.
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