Avrebbero messo in piedi un giro di droga - in particolare di hashish e cocaina - all'interno del carcere di via Arginone dove, tra il 2020 e il 2022, erano detenuti. Protagonisti della vicenda cinque uomini, tre italiani di 35, 36 e 42 anni, un 32enne albanese e un 42enne moldavo, oggi a processo
È stato identificato e sottoposto alla misura dell'accompagnamento in stato di flagranza, per i reati di tentata rapina in concorso e porto di armi atti a offendere, il 14enne di origini nordafricane che, verso le 19 di sabato (29 novembre) scorso, assieme ad altri due complici, ancora ignoti, ha minacciato e spintonato due studenti coetanei
Durante il confronto tra i sindaci del Basso Ferrarese e l'assessore regionale Massimiliano Fabi all'ospedale del Delta di Lagosanto, c'è stato spazio anche per affrontare la questione legata all'inchiesta della Procura di Ferrara all'interno del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita
Un giro di anabolizzanti tocca anche Ferrara con perquisizioni dei carabinieri del Nas e del Nucleo antisofisticazione e sanità in diverse palestre della provincia
Durante la giornata di mercoledì 26 novembre, la Polizia Stradale di Ferrara e la Polizia Locale dell'Alto Ferrarese hanno controllato tre attività commerciali di Bondeno, riconducibili a una stessa persona: un'officina/gommista, una rivendita di auto al dettaglio e una rivendita di auto all'ingrosso
Seminarono il panico a Ferrara e provincia, con incursioni anche nella provincia di Rovigo e nel Bolognese, con una serie di furti, ‘spaccate’e rapine in abitazioni. Arrivano ora, dopo quelle del processo per Via Sgarbata, le condanne per gli altri componenti della banda sgominata dai carabinieri nell’ambito dell’operazione “Oscar”.
Lo scorso dicembre i carabinieri arrestarono sette persone (vai all’articolo) nel giro di 12 ore, grazie agli sviluppi delle indagini relative alla rapina del 5 luglio ai danni di un’anziana di San Bartolomeo in Bosco (vai all’articolo). Il processo per Via Sgarbata si era concluso lo scorso 5 dicembre con il patteggiamento di 3 anni per il 20enne Andrei Cebaniuc, difeso dall’avvocato Bova, e il 26enne Mihail Rusu, difeso dall’avvocato Remondi (vai all’articolo).
Una settimana prima il 26enne Alexei Hincu, il conducente, aveva patteggiato la pena di 8 mesi per resistenza a pubblico ufficiale. Oggi è stato condannato in patteggiamento a due anni e mezzo per quattro furti, mentre per la rapina (per la quale la pubblica accusa aveva chiesto 4 anni e mezzo), il difensore, l’avvocato Alessandro Veronesi, ha ottenuto la derubricazione a favoreggiamento, con la conseguente condanna a un anno e 4 mesi.
Per quanto riguarda invece Rusu, il 26enne ha patteggiato oggi anche una pena di due anni per altri otto furti. Cebaniuc deve rispondere di un altro furto e per lui si è aperto un procedimento dibattimentale. Oggi è stato nominato dalla pm Barbara Cavallo un perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche con i complici.
Per quella rapina deve rispondere anche il russo Bogdan Radu di 33 anni (detto “Oscar”, considerato a capo della banda) al quale, oltre ai fatti di Via Sgarbata, vengono contestati anche un’altra rapina e quattro furti. Il gup Piera Tassoni ha respinto la richiesta di patteggiamento di 5 anni, perché giudicata incongrua, troppo bassa. Per Radu si celebrerà presto il rito abbreviato davanti ad altro giudice.
In rito abbreviato è stato giudicato anche Eugeniu Gusan, moldavo di 24 anni, difeso dall’avvocato Massimo Cipolla. Il pm aveva chiesto un anno e sei mesi per un furto pluriaggravato. La sentenza è stata di 7 mesi e 20 giorni. Che potrebbe però vedere un secondo grado, come lascia capire il difensore, secondo il quale “troppo presto si è dato per scontato che il cittadino straniero potesse essere considerato responsabile per un furto che in realtà si è dimostrato di importanza assolutamente marginale. Tuttavia il giudice, probabilmente, non ha ritenuto di sconfessare del tutto le indagini. Aspettiamo la motivazione che verrà depositata nelle prossime settimane”.
Vengono poi gli altri componenti della banda. Si tratta dei rumeni Valentin Mocanu di 35 anni e Gigel Laurentiu Cazacu di 26 anni, difesi sempre dall’avvocato Remondi. I due sono stati condannati ieri dal tribunale di Rovigo, dove si sono verificati i furti loro contestati. Entrambi hanno patteggiato 8 mesi, con pena sospesa.
I componenti della banda avevano un preciso modus operandi: prima di ogni furto o rapina veniva effettuato un sopralluogo per capire orari e abitudini delle future vittime e cercare quindi di andare a colpo sicuro. Ai vari componenti del gruppo vengono fatti risalire le rapine a San Bartolomeo, Ariano Polesine, nel Centese, a Lido degli Estensi, le ‘spaccate’ presso alcuni centri commerciali, come quelli del Billa di Porto Viro, di Taglio di Po e di Bondeno, furti di rame e di gasolio, furti in abitazione, il tentato furto di un trattore a San Martino, la rapina alla gioielleria ‘Marzola’ di via Bologna nella notte di Halloween con spaccata (guarda il video).
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